Inizio di settimana inusuale per la Lazio, ma d'altronde per tutte le squadre di Serie A è così, in quanto tutte sono impegnate a preparare le sfide del turno infrasettimanale, il primo in calendario di questo torneo. Nella giornata di ieri la Lazio ha immediatamente ripreso gli allenamenti, ed in gruppo si è visto anche Nani, il quale ha anche partecipato alla partitella finale in famiglia a campo ridotto. Le sue condizioni sono in netto miglioramento, può farcela a rientrare tra i convocati con il Napoli. La speranza c’è: il portoghese sta ultimando il recupero dalla distorsione al collaterale del ginocchio sinistro rimediata a Valencia alla fine di luglio.
Nella migliore delle ipotesi, il portoghese siederà in panchina, accanto al tecnico Simone Inzaghi. Oggi, a Formello, è in programma la classica rifinitura, con l'allenatore che proverà la squadra che affronterà dal 1' minuto il Napoli. Ai box ci sono ancora Felipe Anderson (tendinopatia all’adduttore) e Wallace (lesione al polpaccio). Entrambi torneranno per la metà di ottobre. Chi invece ci sarà, è Parolo, che riprenderà posto in mezzo al campo dopo aver scontato il turno di squalifica comminatogli dal Giudice Sportivo, a Marassi. Tornerà titolare al posto di Murgia, che comunque si è ben comportato contro il Genoa, dimostrando, seppur sia giovane, di avere buona personalità e doti tecniche interessanti.
Davanti, il minore degli Inzaghi, si affiderà alla solita formula: Luis Alberto e Milinkovic-Savic agiranno appena dietro Immobile, con l'attaccante nativo di Torre del Greco vero e proprio Re Mida in questo primo scorcio del torneo. Accanto a Parolo, conferma per Lucas Leiva, mentre sulle fasce gli interpreti saranno Basta a destra e Lulic a sinistra, con il primo insidiato da Marusic. Non preoccupa de Vrij, sostituito domenica per un indurimento del flessore, ma ci sono buone chance affinchè possa essere ammirato all'Olimpico contro il Napoli dall'inizio. Bastos e Radu confermati, rispettivamente sul centrodestra e sul centrosinistra della difesa a tre.
Conferma il modulo quindi Inzaghi: squadra che vince (e convince) non si cambia e quindi i biancocelesti si presenteranno al cospetto degli uomini di Sarri con lo stesso abito con cui si sono esibiti nelle precedenti quattro gare di campionato.