Era il 31 marzo del 1999 quando a Hillerød, in Danimarca, nacque Jens Odgaard. Nome sconosciuto? Il popolo interista e, per loro sfortuna, anche quello rossonero del Milan ne sa qualcosa.
Sin da giovane Jens portava avanti una passione, il calcio. Una passione da curare con assoluta minuziosità e sopratutto senza lasciarsi scappare qualsiasi opportunità per entrare a far parte del mondo dei grandi. D'altronde il talento è purissimo e le convocazioni in nazionale ne sono la prova. Dal 2014 nel giro della nazionale danese, iniziando dall'under 16 fino all'attuale under 19 incantando per la sua fisicità e una propensione al goal innata.
In mezzo a tanto talento vi è il Lyngby BK, la prima squadra che ha creduto in lui, dando la possibilità all'estroso attaccante di mettere in luce le sue doti e quel talento cristallino capace di raggiungere la vicina Inghilterra e, sopratutto, la redazione del quotidiano inglese "The Guardian" la quale lo inserirà nella speciale lista dei migliori calciatori del mondo nati dopo il 1999.
Diciotto anni compiuti da poco, ma con gli occhi di mezza Europa addosso e le mani dell'Inter a tenerselo stretto come un vero e proprio diamante. Proprio i nerazzurri dell'Inter sottotraccia hanno lavorato al colpo danese battendo la concorrenza tra le altre di Roma, Fiorentina e Borussia Dortmund grazie ad un offerta di 1,2 milioni recapitata al Lyngby, squadra proprietaria del cartellino. Jens dinanzi ad un offerta del genere e la possibilità di unirsi al calcio italiano non ha di certo esitato, in un attimo prepara le valigia e parte per Milano, sponda nerazzurra, dove la Primavera lo aspetta a braccia aperte.
Tra i pari età risalta per l'altezza di 1,88, la capacità di svariare sul fronte offensivo ed un buon sinistro. Un insieme di caratteristiche che convince l'allenatore dei giovani nerazzuri Stefano Vecchi a dargli fiducia e spazio, anche nel derby contro i cugini rossoneri. Si tratta pur sempre di un derby tra due squadre che da sempre rivali hanno saputo entrambe prenderle e darle, Jens ha decisamente scelto di dare il suo contributo con 3 goal.
Il danese incanta a ripetizione tutti dallo stesso Stefano Vecchi ai coetanei rossoneri, ma anche chi più calcisticamente giovane non è come il 31enne Gabriel Paletta che si trovava a giocare con la primavera rossonera in modo da recuperare la forma e riaggregarsi alla prima squadra. Giocate di puro talento che vanno a confermare quanto riportato nella sopraccitata classifica da parte del "The Guardian".
Seguire le orme di Pinamonti e Vanheusden, entrambi classe 99', passati alla corte della prima squadra agli ordini di Luciano Spalletti. L'obiettivo del danese, già nel giro dell'under 21, è il raggiungimento della prima squadra sognando il primo goal e l'esordio in Serie A. Chissà se esso arriverà proprio contro i cugini rossoneri, sebbene bissare quanto fatto con la primavera sarà difficile. Una tripletta nel derby di Milano mancava dai tempi di un certo argentino dal nome di Diego Milito, ma si sa, anche se si trattava delle giovanili il derby è sempre il derby.