Manca solo un giorno alla gara tra Fiorentina e Bologna, ma Roberto Donadoni ha ancora tanti dubbi da sciogliere anche in virtù delle condizioni fisiche, precarie, di alcuni dei suoi giocatori. Questi, saranno valutati nelle ultime ore, di conseguenza, l'undici iniziale che verrà schierato al 'Franchi' lo conosceremo soltanto nell'immediata vigilia del match. L'obiettivo, in casa felsinea, è quello di ripartire dal buon primo tempo disputato contro il Napoli, nel quale la compagine rossoblù si è scontrata a viso aperto contro una big del torneo, creando più di un'opportunità da gol e mettendo, a tratti, sotto gli uomini di Sarri.

Maietta è ancora alle prese con un risentimento muscolare e lo staff tecnico non vuole rischiarlo anche in vista dei prossimi impegni ravvicinati con Inter e Sassuolo. Non è stato convocato, così come il suo possibile sostituto, ovvero De Maio, il quale non è al top della forma fisica, e quindi non si ricongiungerà per qualche ora ai suoi ex compagni di squadra. E' probabile che a far coppia con Helander ci sia Gonzalez, finito indietro nelle gerarchie dell'allenatore in questo inizio di stagione. L'infermeria piuttosto piena nel reparto arretrato potrebbe permettere a Donadoni di rispolverare e quindi rilanciare il costaricense prelevato in estate dal Palermo. Sulla destra, inoltre, potrebbe esserci spazio per Mbaye, piuttosto che per Krafth. Una sorta di ballottaggio nato dopo che il greco Torosidis, titolare dell'out destro, è fermo ai box a causa di problemi fisici.

Rebus tra centrocampo ed attacco. Se Donadoni dovesse scegliere il 4-3-3, allora in mediana giocherebbero Taider, Poli e Donsah, con Palacio e Destro che si contenderebbero un posto al centro dell'attacco, con ai lati due tra Verdi, Di Francesco e Krejci. In caso di 4-2-3-1, verrebbero schierati insieme, dal 1' minuto, sia Destro che Palacio, ed in questo caso i dubbi si sposterebbero sulla coppia di mediani da sfoggiare in mezzo al campo. L'idea nostra, probabilmente anche quella di Donadoni, è che nel secondo caso, a pagare 'pegno', e quindi ad essere panchinato, sia Taider.