In seguito alla grande vittoria per 4-1 sul Milan, la Lazio vola sulle ali dell'entusiasmo. La squadra di Simone Inzaghi si è imposta sui rossoneri con la tripletta di un fenomenale Ciro Immobile e la rete di Luis Alberto. Oltre ai tre punti arrivano tre importanti spunti da altrettanti giocatori passati da esuberi ad assolute rivelazioni di questo inizio stagione biancoceleste.
Entrato in campo in seguito all'infortunio muscolare del brasiliano Wallace, Bartolomeu Jacinto Quissanga conosciuto meglio col nome di Bastos ha figurato in maniera egregia, concedendo poco spazio alle sortite offensive della squadra meneghina. Arrivato dai russi del Rostov, il difensore angolano non ha avuto molto spazio nell'ambiente laziale suscitando dubbi sul suo acquisto per la cifra di 6,5 milioni per il quale, il dirigente sportivo capitolino, Tare ha battuto la concorrenza di Porto e Tottenham. In seguito all'infortunio di Wallace e la partenza di Hoedt, un'occassione da sfruttare al meglio.
Rispetto al fratello Romelu il suo nome sarà meno altisonante, ma Jordan Lukaku non vuole sfigurare affatto e limitarsi ai soliti paragoni col ben più noto fratello. Arrivato dal Kv Oostende per una cifra intorno ai 2 milioni, il terzino sinistro belga non ha mai trovato particolare spazio con la maglia biancoceleste, salvo poche presenze da subentrato o da rimpiazzo ai titolari. In questo inizio stagione la fiducia riposta in lui da Simone Inzaghi nella finale di Supercoppa Italiana, anche stavolta da subentrato, si è rivelata decisiva quando al foto-finish ha superato agevolmente Mattia De Sciglio e servito a Murgia, ben posizionato in area, il più facile dei palloni da buttare in rete. La partita in bilico fino all'ultimo minuto è stata risolta dalla grande intuizione del belga, il quale ora esige più minuti per poter impressionare con la sua velocità e la sua prestanza fisica. Non sarà di certo Romelu, ma Jordan vuol dire la sua.
Arrivato nell'estate del 2016 dal Liverpool con l'arduo compito di sostituire il partente, destinazione Milano sponda nerazzura, Antonio Candreva, il nome di Luis Alberto è stato accostato più volte alla parola esubero. Il classe 92', nel corso della sua prima stagione biancoceleste, non ha trovato occasioni se non nel finale di stagione e con scarsi risultati. In seguito all'estate travagliata con le partenze di Biglia e Keità Balde, il fantasista spagnolo ha recuperato terreno, passando da esubero ad assoluta sorpresa di inizio stagione. Dopo la grande prestazione in supercoppa contro la Juventus è arrivato il primo goal stagionale in Serie A, ha partecipato alla mattanza contro i diavoli rossoneri e sostenuto il peso dell'attacco insieme a Ciro Immobile.
Una squadra che può sorridere dopo anni di alti e bassi, che senza particolari nomi altisonanti o dal blasone europeo, punta a raggiungere un piazzamento degno di una piazza prestigiosa: l'aquila è diventata una fenice.