Brutta, terribile battuta d'arresto per il Milan di Vincenzo Montella, al cospetto di una prova di forza magistrale della Lazio e di Ciro Immobile. Una partita combattuta nella prima fase, che ha preso sempre più la direzione della squadra di casa fino alla fine del primo tempo: due reti immediatamente prima dell'intervallo, due nei primi cinque minuti del secondo tempo. Tre firme di Immobile e l'assist per Luis Alberto che ammazzano la partita ed il morale dei rossoneri, a segno solo per la gloria con Montolivo. Ora, la Lazio è la prima inseguitrice (a -2) di Juventus ed Inter a punteggio pieno. Per il Milan, invece, prima sconfitta in questa stagione.

È il solito 4-3-3 con Suso e Borini a supporto di Cutrone quello che Montella porta allo Stadio Olimpico per la gara con la Lazio, valevole per la terza giornata del campionato di Serie A. In mezzo, esordio per Biglia con Montolivo mezzala sinistra. Match posticipato di un'ora sul programma iniziale a causa del violento nubifragio che ha colpito la capitale, che vede i padroni di casa scendere in campo con un 3-4-2-1 in cui Luis Alberto e Milinkovic-Savic sono gli scudieri di Immobile.

Sin dalle prime battute è evidente come il Milan abbia intenzione di tenere in mano il pallino del gioco, con la Lazio che attende con le linee molto vicine tra loro. Un’occasione per parte nei primi dieci minuti, ma lo scatto di Immobile è anticipato da Donnarumma ed il mancino di Kessié è facile preda di Strakosha. Il Milan trema però al quarto d’ora, con un corner che diventa insidioso dopo il tocco di Radu, e Bonucci che spazza lungo a pochi passi dalla linea di porta. Negli stessi minuti, un problema fisico costringe Inzaghi a rimpiazzare Wallace con Bastos. La Lazio cresce però in intensità, guadagnando campo ed attaccando bene sulle fasce, ma eccezion fatta per un paio di contatti leggeri in area i ragazzi di Inzaghi non raccolgono nulla; veementi le proteste per quello tra Luis Alberto e Musacchio, effettivamente di difficile comprensione. Nella fase centrale il centrocampo rossonero diventa impreciso, sbagliando tante tracce banali, ma la Lazio non riesce mai a ripartire con convinzione: tutti i lanci verso Immobile sono letti bene dai due centrali e da Donnarumma. Anche quando l’ex-Napoli parte palla al piede in campo aperto, Musacchio è bravissimo a tenere l’1vs1 conquistando la rimessa. Da un contropiede della Lazio nasce però la svolta del primo tempo: Immobile mette dentro per Luis Alberto, Bonucci respinge il tiro, ma il trequartista biancoazzurro si ributta dentro e va giù dopo il contrasto con Kessié. Rocchi indica deciso il dischetto, e Immobile non tentenna nella realizzazione: Donnaumma intuisce, ma forza ed angolazione del tiro gli rendono impossibile la respinta.
Il Milan è tramortito dall’1-0, ed ecco che la squadra di Simone Inzaghi ne approfitta subito: azione travolgente, palla che sfocia sulla destra dove Lulic mette dentro il cross lungo, sul secondo palo Immobile è tutto solo, ed il suo destro schiacciato al volo si infila in rete per il 2-0 che fa impazzire l’Olimpico alla fine del primo tempo.

Pronti-via, il secondo tempo prolunga lo shock del primo, ed anzi lo peggiora: la Lazio attacca da sinistra, Lulic tocca dentro per Parolo che riesce a servire Immobile dietro ai difensori. Zampata del napoletano che beffa Donnarumma e fa 3-0 con la tripletta personale. La partita sembra già in ghiaccio, ma i biancocelesti non accennano a fermarsi. Bonucci perde palla in impostazione verticale, e sul contropiede c’è una prateria per gli attaccanti di Inzaghi: Immobile vola sulla sinistra e stavolta ricama alla perfezione per mandare in porta Luis Alberto. Tutto solo, lo spagnolo può mirare e far gonfiare la rete col destro per la quarta volta, nel tripudio dello stadio Olimpico.
Il Milan sembra attonito, stordito, sbaglia qualsiasi tocco in impostazione e si muove male in copertura, allora Montella prova a scuotere i suoi mandando dentro in contemporanea Kalinic e Calhanoglu. Proprio da un tiro del turco arriva la rete che accorcia le distanze: botta da lontano su punizione, deviazione di un avversario e palla che finisce sul piede di Montolivo, clamorosamente tenuto in gioco da Bastos. L’ex-capitano è bravo a battere Strakosha da distanza ravvicinata per il 4-1.
La rete restituisce un minimo di spirito alla formazione di Montella: ancora Calhanoglu a piazzare in area il traversone su cui arriva, in allungo, Bonucci. La deviazione non è però abbastanza incisiva per sorprendere Strakosha, mentre Bastos si oppone al tap-in di Kessié. Inzaghi regala freschezza alla sua linea difensiva mettendo dentro Lukaku, mentre Suso prova un paio di iniziative personali; l’iberico non sembra in giornata. Un’altra occasione lucidissima arriva sul piede di Immobile dopo un anticipo a vuoto di Bonucci, ma il centravanti della nazionale incrocia troppo col rasoterra mancino. La partita perde lentamente di significato fino al fischio finale, a cui si arriva addirittura con gli olé del pubblico sul possesso laziale.
Curioso, dopo qualche occasione da entrambe le parti, l’episodio in pieno recupero: Parolo travolge inspiegabilmente Bonaventura che riparte in campo aperto, si guadagna il secondo giallo e finisce la partita negli spogliatoi.