Dopo la lunga pausa per le Nazionali, torna la Serie A e l'Inter è pronta a tornare in campo: affronterà la Spal. L'ultimo incontro tra la squadra milanese e quella emiliana è datato 1968.
Dopo i successi contro Fiorentina e Roma, i nerazzurri intendono continuare sull'ottima strada intrapresa, puntando a crescere sempre di più, come Spalletti si augura. Il tecnico toscano ha infatti così parlato in conferenza: "Se vogliamo fare i check-in per salire sugli aerei e girare l'Europa non dobbiamo sbagliare gare come quelle di domani: l'Europa che vogliamo passa anche da qui. Faccio i complimenti a tutta la Spal, ma non deve avere più motivazioni di noi".
PROBABILE FORMAZIONE- Con il solo Cancelo indisponibile, causa infortunio al ginocchio, Spalletti può contare su tutti i suoi uomini, avendo così la possibilità di continuare a sperimentare per trovare l'assetto migliore. Schiererà un 4-2-3-1 con Joao Mario, ottimo contro la Roma, in campo dal 1'; rispetto al match scorso i cambiamenti riguarderanno la fascia sinistra, con Dalbert al posto di Nagatomo, e Gagliardini al posto di Vecino. Questa la formazione:
PRECEDENTI E STATISTICHE- L'ultimo incontro tra i due club risale al 1968, quando i neroazzurri ebbero la meglio contro gli emiliani; cosa comune dato che gli uomini di Spalletti sono coloro che hanno battuto più volte la squadra di Semplici. Sono molti i dati positivi, per ora, dell'Inter: capace di segnare 6 gol e di subirne solo uno, con Icardi già autore di due doppiette e Perisic, fresco di rinnovo fino al 2022, e Candreva in grado di fornire assist di valore. Occhio però a non sottovalutare la Spal, il suo entusiasmo e il fiuto del gol di Borriello, che non disdegna far male ai nerazzurri.
Guai quindi a prendere sotto gamba una partita come quella di oggi. Come spiegato da Spalletti, se si vuole crescere bisogna far bene anche contro le "piccole", anzi sopratutto contro di loro. Sarà fondamentale trovare le energie giuste e le motivazioni migliori per continuare a tenere alto l'entusiasmo della squadra così che il lavoro del tecnico non vada mai sprecato. Importante continuare a trovare l'intesa e il lavoro di squadra, per tutti i 90', senza cali di tensione, sopratutto difensivi, e con la totale partecipazione di tutti, dal capitano Icardi, all'ultimo arrivato Dalbert.
L'Inter ha vinto tutte e tre le prime giornate di Serie A solo nei campionati 1997/98, 2002/03 e 2015/16, finendo in tutte le occasioni tra le prime quattro, obiettivo anche di questa stagione. Senza dimenticarsi che la fiducia dei 60mila di San Siro merita di essere totalmente ripagata.