Luciano Spalletti non ci gira troppo intorno. E' vero, numericamente all'Inter manca qualcosa nel reparto arretrato, come in molti evidenziavano già nel corso del mercato. Il tecnico però si è detto soddisfatto del mercato al 100% e allora è pronto ad arrivare almeno fino alla pausa invernale del campionato con i giocatori che la società gli ha messo a disposizione.

Parlando alla Gazzetta dello Sport, Spalletti chiarisce il suo pensiero sulla difesa dell'Inter: "Difesa corta? Certo, inutile nasconderlo: ci manca un centrale di ruolo. Ma non volevano comprare tanto per fare numero, non fa parte della nostra politica. E allora ho parlato e lavorato con chi già c’era: beh, posso garantirvi che Ranocchia e D’Ambrosio sono due centrali da Inter. Non mi interessa il passato, giudico ciò che vedo io sul campo, altrimenti sarebbe tutto da buttare a priori. Siamo completi dietro: Miranda e Skriniar sono pure veloci, anche se c’è chi li giudica lenti. Il brasiliano, in particolare, mi piace perché sa adattarsi come pochi all’avversario di turno". In avanti si punta tanto su Candreva: "Un altro che macina chilometri, una certezza. Deve aumentare però la ferocia quando butta la palla in area dove c’è quell’ animaletto (Icardi per intenderci, ndr) che lì dentro sta come sul divano di casa sua".

A centrocampo ci si aspettava l'arrivo di un giocatore alla Nainggolan, con Spalletti fenomenale nel far diventare il belga un'arma tattica spacca partite alla Roma: "A turno i nostri centrocampisti faranno il Nainggolan o il Vidal. Ho cinque ottimi giocatori per tre posti. Borja alla Pirlo è l’ideale, gli altri possono e devono fare un po’ di tutto. Sono poi affezionato di più a chi sa accettare ruoli marginali in un determinato momento. Mi piace per esempio Joao Mario, ultimamente decisivo partendo dalla panchina. Ha mostrato un certo caratterino da leader, sa aggredire il mediano avversario, da trequartista lo fa bene, e contro la Spal giocherà lui". Ultime parole per Borja Valero e Vecino che il tecnico ha ammesso di volere con sè già quando era alla Roma: "Borja Valero e Vecino sono abituati al nostro calcio, ai nostri ritmi, hanno carattere. Ecco, forse mancava gente così all’Inter, almeno questo ho pensato osservando da fuori la squadra".