L'Inter è partita con il piede giusto in campionato. Due vittorie su due, sei gol fatti e soltanto uno subito. Primo posto in classifica, in coabitazione con altre big del campionato (Juventus, Napoli e Milan, oltre alla Sampdoria). La squadra nerazzurra si prepara alla sfida di domenica prossima, a San Siro contro la matricola Spal, e Luciano Spalletti, premiato a Coverciano dove ha ritirato il "Premio Nereo Rocco per lo sport" ha analizzato l'inizio di campionato della sua squadra ed il mercato condotto dalla dirigenza. Si è dimostrato sereno, soddisfatto di come sia trascorsa la primissima parte di stagione, tra il ritiro estivo e le prime gare ufficiali
"Sono strafelice di allenare una squadra come l'Inter, qui ci sono tutti i presupposti per fare bene. Abbiamo iniziato bene il campionato, ma non dobbiamo abbassare la guardia, per nessun motivo. Ci siamo allenati bene dal primo giorno di ritiro, i frutti del certosino lavoro quotidiano si raccolgono ora. Un grosso plauso alla dirigenza tutta, che ha messo sù una squadra di tutto rispetto, e che quindi agevolerà il mio lavoro". Parole al miele quelle di Spalletti, rivolte alla società che ha operato bene sul mercato. "Mi hanno ascoltato, i due direttori (Ausilio e Sabatini) sono cinture nere di calciomercato, il meglio che offre la piazza. L'Inter ha fatto un colpaccio con loro, questo è da tenere a mente. Ho fiducia nella dirigenza, per questo sono sereno, tranquillo".
Nell'ultimo giorno di mercato non è arrivato il tanto difensore centrale. Mustafi, Mangala, profili trattati, ma che per un motivo o per un altro non sono sbarcati a Milano. Luciano Spalletti non fa drammi: "Ho potuto constatare la disponibilità dei giocatori e il loro interesse a valutare anche altre posizioni in campo. Numericamente siamo a posto così, ed oltre a Miranda e Skriniar ho a disposizione anche Ranocchia e D'Ambrosio, quindi non vedo il motivo per cui io debba preoccuparmi". Infine, rapida carrellata su nuovi: "Dalbert è molto forte, lo abbiamo cercato a lungo. E' furbo, ed ha doti fisiche impressionanti. Quando parte in velocità, è difficile da fermare. Vecino e Borja Valero sono innesti importanti per il centrocampo, danno qualità ed ordine. Karamoh? E' un ragazzo giovane, va fatto crescere con calma senza eccessive pressioni".