La ripresa, alla Pinetina, è prevista per domani, ma Luciano Spalletti scruta l'orizzonte, pensieroso. La sosta per le nazionali comporta sempre qualche incognita e rischia di frantumare l'operato dei vari tecnici. In casa Inter, il dubbio maggiore riguarda Joao Miranda, fermato da un trauma cranico nel primo impegno di qualificazione mondiale del Brasile. Dopo l'iniziale preoccupazione, le rassicurazioni dello stesso giocatore. L'obiettivo è chiaro, rimettere in sesto il centrale sudamericano per la terza giornata di A. I successi con Fiorentina e soprattutto Roma alzano l'asticella, il pericolo è di capitolare con squadre di rango inferiore, pronte a chiudersi e a colpire in ripartenza. Vista la penuria difensiva - nessun innesto negli ultimi giorni di mercato - Spalletti deve salvarsi con il poco a disposizione. In caso di defezione di Miranda, tocca ad Andrea Ranocchia, a lungo in vetrina, ma alla fine ancora alla corte nerazzurra. Difficile infatti lo spostamento di D'Ambrosio dalla destra al centro, Cancelo è in infermeria e quindi indisponibile per la corsia. Skriniar è il secondo centrale, a sinistra risale Dalbert. Spezzone positivo all'Olimpico, una serie di sedute con il gruppo, una partita sulla carta perfetta per il lancio da titolare.
Interrogativi consueti anche in mediana. Joao Mario è il cruccio di Spalletti. Ha le qualità per spaccare la partita, sulla mediana porta certamente un tasso qualitativo superiore, ma pecca nel "fango", non ha la giusta impronta fisica per rispondere alle richieste del tecnico. Il secondo tempo di Roma è un manifesto perfetto. Con l'undici in sofferenza, tra il 45' e il 65', Joao Mario assente, incapace di agganciare i reparti. Dopo il pari, strappi devastanti, una spina nel cuore giallorosso. La completa maturazione del ragazzo può risolvere diversi problemi in casa Inter. Con Joao Mario alle spalle di Icardi, due maglie da assegnare in mediana. Borja Valero è intoccabile, da regista basso incide pesantemente sulla manovra. Brozovic in panchina, ballottaggio quindi tra Vecino e Gagliardini. Recuperare il secondo, ancora in affanno a livello fisico, è fondamentale, può essere la sua gara.
A meno di sorprese negative in questi giorni, nessun dubbio davanti. Icardi, da valutare al ritorno dal Sud America, è il terminale offensivo. Ai suoi lati Perisic e Candreva. Eder è il primo cambio dei tre, scalpita.