Questo calciomercato portava con sé moltissime attese presso la sponda neroazzurra di Milano, grandissimi nomi erano usciti per l'attacco dell'Inter, da James Rodriguez, Angel Di Maria, Radja Nainggolan, Berardi, Bernardeschi e tanti altri. Purtroppo il mercato non ha rispettato le aspettative a causa dei paletti messi dal governo cinese sugli investimenti esteri, che hanno costretto il colosso Sunning a obbligare Ausilio e Sabatini a fare un mercato con i guanti, usando principalmente la formula del prestito con diritto di riscatto.
Nonostante ciò l'Inter è riuscita a consegnare alcuni ottimi giocatori al mister Luciano Spalletti e la rosa ha dimostrato di avere un buon organico viste le due vittorie alle prime due partite di campionato contro Fiorentina e Roma (in trasferta). Quello che è spiccato subito agli occhi di tifosi e appassionati in queste prime due uscite neroazzurre è la grande propensione al gol: 6 reti in 2 partite. Fa sorridere il dato visto che l'attacco è stato proprio il reparto meno influenzato dal mercato se non dagli addii: Stevan Jovetic, Gabriel Barbosa (Gabigol), Ever Banega e volendo fare i pignoli anche Gianluca Caprari, che però non ha mai potuto giocare ufficialmente con la maglia neroazzurra. Di acquisti, invece, c'è da segnalare solo quello di Yann Karamoh. Ciò che serviva all'Inter era giustamente anche una scrematura del reparto avanzato visti i numerosi giocatori presenti in rosa e l'impossibilità di farli giocare tutti a fronte delle sole due competizioni durante l'anno, campionato e Coppa Italia.
Andiamo ad analizzare quindi quello che sarà il volto offensivo di questa squadra nella stagione che verrà: Spalletti ci ha fatto capire che per ora giocherà con il 4231, con il trequartista dietro la punta che però considereremo più come un centrocampista che come un attaccante. Quindi i ruoli prettamente offensivi sono 3, due esterni alti ed una punta centrale: da quanto si è visto in queste prime partite e nel precampionato, l'ex allenatore della Roma non ha voluto stravolgere le gerarchie che c'erano l'anno scorso, facendo mantenere una maglia da titolare a Ivan Perisic, Antonio Candreva e Mauro Icardi. Proprio questi 3 sono stati protagonisti della maggior parte dei 6 gol neroazzurri: Icardi con 4 gol, Perisic con 1 gol e 3 assist ed infine Candreva con 1 assist. Di questo terzetto ci sono due giocatori che sembrano già insostituibili per Luciano Spalletti: il capitano Mauro Icardi e l'ala croata Ivan Perisic, definito dal mister come un'acquisto importantissimo visto che ad inizio estate sembrava già con i bagagli in mano verso il Manchester United. L'unico giocatore che non ha ancora convinto al 100% il nuovo allenatore sembra essere proprio Antonio Candreva, anche lui al centro dei desideri di mercato estivi di alcune squadre. L'ala destra ex Lazio non ha inciso come gli altri due e ha fatto spesso fatica a portare a termine i suoi compiti offensivi.
Ovviamente il reparto offensivo non si ferma ai tre titolari, ma comprende anche quei giocatori che per ora sono considerati "panchinari", ma che nel corso della stagione saranno fondamentali. Il primo tra questi molto probabilmente sarà Eder, l'ex Sampdoria naturalizzato Italiano è infatti stato considerato incedibile proprio da Spalletti, il quale vede in lui un ottimo jolly offensivo, capace di interpretare tutti e quattro i ruoli della scacchiera offensiva. Subito dopo, attualmente, sembra esserci il nuovo arrivato Yann Karamoh, il ragazzo infatti è ancora tutto da vedere vista la giovanissima età (classe 98), anche se in Francia si parla già di lui come un predestinato. Il giovanissimo francese, prelevato dal Caen proprio l'ultimo giorno di mercato rappresenta per Spalletti un'altra valida alternativa, soprattutto ai due esterni. Karamoh ha totalizzato 35 presenze la stagione scorsa e il suo ruolo preferito sembra essere quello di esterno destro, dove spesso sfrutta la sua grande qualità nel dribbling per arrivare sul fondo e mettere ottimi cross per la punta: un tipo di gioco che sembrerebbe combaciare benissimo con quello di Mauro Icardi, vero rapace d'area. L'ultimo tassello, ma non per importanza, che compone l'attacco interista è il giovanissimo Andrea Pinamonti, classe '99, che l'anno scorso ha giocato con la Primavera, ma allo stesso tempo è riuscito a totalizzare due presenze in Serie A. Differentemente dagli altri due, il giovane Pinamonti ha un ruolo ben definito, quello della punta centrale. Proprio per questo si presume che dei tre sarà quello che giocherà meno vista la netta superiorità di Mauro Icardi che sembra già partito con una marcia in più rispetto a molti suoi colleghi.
L'organico nelle mani di Spalletti è quindi un ottimo mix tra campioni, giocatori affermati e giovani promesse, ma ciò che li accomuna principalmente è la loro grande versatilità e il possibile impiego in più ruoli, che darà la possibilità all'allenatore friulano di stupire nell'arco della stagione. Proprio perché non c'è stata nessuna rivoluzione in questo reparto, l'ottima partenza in fase realizzativa si deve principalmente all'approccio che ha avuto il nuovo allenatore con i giocatori. Spalletti è riuscito a restituire animo e forza ad un gruppo che l'anno scorso aveva completamente mollato. Tutti abbiamo visto l'impressionante salto di qualità fatto da Edin Dzeko l'anno scorso con la Roma, proprio grazie ai consigli del mister toscano. Questo lascia ben sperare tutti i tifosi neroazzurri che già sognano un Mauro Icardi ancora più goleador rispetto agli anni precedenti, e per ora i numeri confermano tutto, quattro gol in due partite e soprattutto a due avversarie di gran livello. Una cosa è certa, l'acquisto più importante della società, soprattutto in fase offensiva è stato proprio Luciano Spalletti, che grazie ai suoi schemi e alla sua grandissima qualità nel motivare i giocatori, può rendere questa squadra una macchina da gol, capace di invertire quindi il trend degli ultimi anni che la vedeva sempre avere meno feeling con la porta.