Il futuro di Keita Baldé cozzerà con l'ambiente biancoceleste. Questo è un dato di fatto, non una novità, ma una grana da risolvere, una cessione necessaria, scaturita dal rapporto lacerato tra le parti. Il calciatore necessita del definitivo salto di qualità, detto questo l'approdo in una big del calcio italiano dovrà, per forza di cose, presentare un'ulteriore crescita sotto l'aspetto caratteriale. Keita non è nuovo a scorrettezze etiche e morali, basti pensare che alla vigilia dello scorso campionato l'esterno non prese parte al ritiro di Auronzo, salvo poi il ripensamento da parte del classe '95 e la possibilità concessa da Simone Inzaghi di essere reintegrato in rosa. A quattro giorni dalla fine del mercato la situazione è pressoché la stessa, fuorché il trasferimento in uscita del naturalizzato spagnolo, con ogni probabilità, andrà in porto.
Keita, 26 reti in 110 presenze con i biancocelesti, spinge per vestirsi di bianconero; la Juventus ha proposto un contratto a cifre molto elevate, in aggiunta ad un progetto che si preannuncia molto ambizioso. L'offerta, da 21 milioni di euro, fatta recapitare a Claudio Lotito è stata ritenuta inadeguata, ora la Vecchia Signora, nonostante le smentite di Beppe Marotta, potrebbe incrementarla sino a 25, inserendo, come parte variabile, dei bonus facilmente raggiungibili. La pista bianconera non risulta l'unica tangibile; Walter Sabatini tratta alacremente con il procuratore del ragazzo Roberto Calenda e l'ex Roma, forte del rapporto con l'agente, avrebbe riproposto un ingaggio da 3 milioni netti a stagione, confidando che il calciatore rinnovi il proprio legame calcistico con la Lazio. Il direttore dell'area tecnica dell'Inter, infatti, sarebbe convinto di poter chiudere l'operazione sulla base del prestito biennale, o quantomeno annuale, annesso ad obbligo di riscatto fissato a 20 milioni. Secondo alcune indiscrezioni raccolte, sarebbe in programma, per la giornata odierna, un summit tra le società per concludere ufficiosamente la trattativa; l'aggiunta di bonus e la cessione di Jovetic al Monaco potrebbero accelerare l'affare. Complicato che Eder venga inserito in uno scambio con la Lazio; l'oriundo è apprezzato da Spalletti e pronto per giocarsi, a Milano, le proprie carte.
Il duello tra Inter e Juve si ripropone. I due club hanno patito la mancanza di liquidità sfoderata dalla Roma nell'acquisto di Patrik Schick, annunciato in giallorosso dal presidente Ferrero; entrambe erano interessate al talento ceco, ma non disposte alla partecipazione nell'asta per il classe '96. Qualora una fra nerazzurri e bianconeri avesse eguagliato l'offerta da 38 milioni dei capitolini, non una prima scelta nelle gerarchie dell'ormai ex Samp, il senegalese in scadenza nel 2018 avrebbe compiuto il tragitto inverso, definendo la fine del calciomercato. Keita avrebbe espresso la preferenza di approdare in quel di Torino, anche se un trasferimento ad Appiano Gentile non sarebbe del tutto sgradito. Tra le due naviga, però, l'incognita Napoli. Lotito e De Laurentis sono in contatto da tempo per raggiungere un compromesso sull'acquisizione e le parti si sono indubbiamente avvicinate, ma il ragazzo non sembra convinto della destinazione. Sarri dispone di un folto reparto avanzato e Keita non sarebbe di certo titolare, come forse alla Juventus.
Le qualità del calciatore non si discutono: estrema rapidità, dribbling superbo, classe cristallina, eleganza nelle giocate, tecnica sopraffina ed esplosiva fanno di lui un crack su cui puntare per il presente e il futuro e le uniche perplessità si soffermano sulla personalità del ragazzo. Intanto il gioco delle tre carte...