È il giorno del ritorno di Spalletti all'Olimpico, è il giorno del primo vero scontro diretto per un posto in Europa, è il giorno di Roma-Inter. I nerazzurri fanno visita alla Roma per la seconda giornata di campionato nel bel mezzo di un tormentone di mercato con protagonista Patrik Schick, con l'obiettivo, oltre a risolvere l'intrigo attorno al giocatore ceco (sul quale è tornata forte la Juve), di trovare la seconda vittoria in campionato su due uscite, entrambe non semplici. Contro la Roma di Di Francesco sarà il primo test importante per capire il punto di preparazione della squadra di Spalletti ma soprattutto dove può arrivare la squadra in un campionato che deve rappresentare una svolta dopo gli anni bui che l'Inter si è da poco lasciata alle spalle.
La vigilia
Dopo l'allenamento mattutino al Suning Training Center ha parlato alla stampa Spalletti prima del match contro la sua ex Roma: "Dal mio punto di vista c’è sempre la prestazione. In settimana ho letto partita difficile, avversario difficile, ma la prima qualità devi averla tu, cioè essere squadra. Si va a giocare contro una squadra forte, ma se sei un’altra squadra forte, organizzata, nel calcio non ci sono trasferte. Dipende da come tu ti proponi e da come vaia d affrontarla. Non ci sono squadre fortissime ma squadre che se la giocano con te. Noi dobbiamo essere quelli lì per ambire a certe posizioni". Il tecnico di Certaldo ha speso qualche parola anche sul mercato e i nuovi arrivi Dalbert e Cancelo: "Ognuno di noi che è chiamato a fare un lavoro ha la convinzione di poter mettere mano al lavoro che fa. Si sta ricercando un modo di stare in campo a livello di squadra che prevede degli equilibri. Loro sono due calciatori molto offensivi e per noi vanno bene, noi vogliamo essere propositivi, vogliamo fare gol, ma allo stesso tempo c’è da alternare questa caratteristica. Abbiamo dirigenti e società forti, nell’Inter tutti hanno un ruolo ben definito, io ho chiesto tre o quattro calciatori e sono arrivati quelli che ho chiesto. Dalbert era nel mirino della società, dopo averlo guardato è da Inter. Vecino e Borja Valero ho chiesto se ci fossero possibilità e sono arrivati". Un'ultima battuta sul suo passato a Roma e in particolare su Totti: "Francesco penso di conoscerlo abbastanza bene, io mi auguro, perché l’ho visto molto sorridente durante i sorteggi, che lui faccia ora quello che voleva fare. Io sarei contento di vedergli fare quello che a lui ha fatto piacere. Poi può pensare e dire quello che vuole, io ho il mio comportamento, il mio sentimento a cui badare, il mio amore da distribuire, per lui è un bel pezzo, ho ricevuto molta qualità, mi ha fatto vivere partite splendide, di grande qualità da falso nueve. Non ho problemi di alcun genere, sono tranquillissimo nell’incontrarlo".
Qui la conferenza completa.
Probabile Formazione
Per l'anticipo dell'Olimpico, Spalletti dovrebbe optare per un 4-2-3-1 molto simile a quello visto contro la Fiorentina. La linea difensiva è confermata, con i nuovi Dalbert e Cancelo in panchina: l'Inter va sul sicuro con D'Ambrosio e Nagatomo sulle fasce e la coppia Miranda-Skriniar chiamata a rispondere presente al primo grande centravanti che si ritroverà di fronte. Anche la mediana dovrebbe restare invariata, con Vecino e Borja Valero, ma non è da escludere una soluzione più difensiva con Gagliardini al posto dello spagnolo che verrebbe avanzato dietro alla punta, con la conseguente esclusione dal 1' di Joao Mario pronto a prendersi la prima maglia da titolare stagionale. Ai suoi fianchi Perisic, chiamato a far male vista l'assenza dalla sua parte di un terzino di ruolo (dovrebbe giocare Manolas), e Candreva. Ovvia la presenza di Icardi in attacco. Fuori, come detto, i nuovi Dalbert e Cancelo che devono ancora assimilare le nozioni tattiche di Spalletti, ma è comunque possibile un loro ingresso nel secondo tempo.
I Convocati
Sono 24 i convocati di Spalletti per Roma-Inter:
Portieri: 1 Handanovic, 27 Padelli, 46 Berni;
Difensori: 7 Cancelo, 13 Ranocchia, 15 Ansaldi, 25 Miranda, 29 Dalbert, 33 D'Ambrosio, 37 Skriniar, 55 Nagatomo, 61 Vanheusden;
Centrocampisti: 5 Gagliardini, 10 Joao Mario, 11 Vecino, 20 Borja Valero, 77 Brozovic;
Attaccanti: 8 Jovetic, 9 Icardi, 23 Eder, 44 Perisic, 87 Candreva, 96 Barbosa, 99 Pinamonti.
Statistiche e il passato di Spalletti
168 precedenti tra Roma e Inter, con i nerazzurri avanti nei successi grazie alle 71 vittorie a 49 dei giallorossi. 48 invece i pareggi. L'ultimo scontro, dello scorso Febbraio al Meazza, ha messo definitivamente KO i nerazzurri per la corsa alla Champions: 1-3 a favore dei giallorossi, con doppietta di Nainggolan scaturita da due disattenzioni di Gagliardini, con il gol di Icardi a 9' dalla fine che ha dato forza per un'eventuale rimonta subito smorzata dal gol del definitivo 1-3 di Perotti su rigore. È un match che ha sempre dato tanto spettacolo grazie all'enorme quantità di gol: sono 487 le reti, 270 nerazzurre e 217 giallorosse.
Come detto, è il giorno del ritorno a Roma di Luciano Spalletti. Due gestioni, due avventure diverse, tante gioie, tanti record, ma tanta rabbia dei tifosi soprattutto negli ultimi mesi. E partiamo proprio da qui. La frattura definitiva tra Spalletti e il popolo giallorosso arriva nel momento in cui il capitano di sempre Totti annuncia il suo ritiro entro un anno, ma il tecnico non lo butta nella mischia ma cerca di gestirlo inserendolo negli ultimi minuti.
Dopo esser subentrato a Garcia, Spalletti viene portato ai playoff di Champions proprio dai gol Totti che più di una volta decide match non facili con il suo ingresso in campo. Lo scorso anno utilizzo ancora più centellinato con addirittura l'esclusione dall'11 titolare nel suo ultimo match. Qui la frattura è insanabile e Spalletti lascia con i fischi della Sud. Ma ci sono anche tanti sorrisi, fatti dal record di punti lo scorso anno (87 sono tantissimi per una seconda forza del campionato), dal ritorno ad alti livelli dopo il fallimento con Rudi Garcia e dalle 2 Coppe Italia e dalla Supercoppa vinte durante la sua prima gestione. In totale 425 punti in 212 partite (2 in media a partita): meglio di colossi come Liedholm e Capello ma anche del triennio targato Rudi Garcia. Sarà quindi un ritorno a Roma in salsa agrodolce, con l'obiettivo però di fare il bene dell'Inter.