Il Bologna non è riuscito a trovare una vittoria all'esordio in campionato, ma c'è da dire che l'avversario, il Torino di Sinisa Mihajlovic, non era dei più agevoli per cominciare il nuovo campionato. Adesso arriva il Benevento, con l'insidia ulteriore di battezzare l'esordio in casa in Serie A della squadra di Baroni che contro la Sampdoria ha fatto vedere di essere in grado di affrontare e mettere in difficoltà anche un avversario di Serie A.

Ecco perchè Donadoni, in conferenza stampa, cerca di tenere alta la tensione all'interno di tutto il gruppo bolognese: "Ci sono sicuramente stadi in cui è difficile giocare ma il calciatore deve essere concentrato sulla gara. Io ho disputato finali di Champions senza accorgermi di quello che c’era attorno. Quanďo uno gioca bene contro il Toro deve ripartire da ciò che ha fatto, aggiungendoci qualcosa in più. Dobbiamo essere compatti, coesi, decisi. Molto dipenderà da come la squadra andrà in campo, poi sugli interpreti ci possono essere delle variazioni tecnico-tattiche. Chi gioca deve essere convinto di fare una grande prestazione, se noi pensiamo dal fatto che il Torino è più forte del Benevento abbiamo già perso. Loro sono in forma e noi dobbiamo essere pronti". 

Si passa a parlare dei singoli, fra giocatori che tornano a disposizione o non lo sono e altri non ancora al meglio della condizione: "Masina è a disposizione, non escludo nessuno a priori. Tutti quelli che sono qui daranno un contributo. Mbaye a sinistra? Non si fanno i conti senza l’oste, io ho qui Masina e conto su di lui. Quello che succederà lo vedremo. Palacio non ha i 90 minuti nelle gambe. Servono almeno tre settimane di lavoro dall’inizio della preparazione. Sta lavorando sodo per far crescere la propria autonomia. Pulgar lo valutiamo in queste ore, non si è mai allenato con la squadra e sente ancora dolore". Pensiero finale sul mercato: "Se andasse via un titolare bisognerebbe sostituirlo adeguatamente. Questo è chiaro. Qualora si vendesse qualcuno l’idea non è certo quella di peggiorare".