L'Inter sembra realmente intenzionata a puntare su Eliaquim Mangala. L'operazione, che sbloccherebbe la trattativa in uscita con il Valencia per Murillo, potrebbe chiudersi già nelle prossime ore. Le parti si sarebbero accordate sulla base di un prestito secco per un anno, mentre da alcune indiscrezioni filtra la possibilità che il City contribuisca al pagamento di una fetta dell'ingaggio del francese. Con la più che probabile partenza di Ranocchia, destinazione Premier, urge intervenire in un reparto centrale completamente rivoluzionato. Oltre ai titolarissimi Miranda e Skriniar, non vi sarebbero più soluzioni nel mezzo del pacchetto arretrato, se non il classe '99 Vanheusden. Gli arrivi di Dalbert e del quasi nerazzurro Joao Cancelo hanno rinvigorito le corsie laterali, all'occorrenza D'Ambrosio può fungere da centrale. Una volta conclusa la trattativa per Mangala, Ausilio e Sabatini potrebbero tornare sul mercato per consegnare a Luciano Spalletti un secondo obiettivo, in grado di completare il reparto.
Le piste che portano a Garay e Otamendi si sono raffreddate; l'argentino del Valencia possiede un'alta valutazione che si aggira attorno ai 30 milioni, mentre il centrale del City si trasferì proprio dal club spagnolo in Inghilterra per 45 milioni di euro. Le operazioni sembrerebbero troppo onerose per essere predisposte nelle ultime due settimane di calciomercato. Occhio al colpo last-minute proveniente dal Genoa, ovvero Armando Izzo. Il calciatore permetterebbe a Spalletti di varare la difesa a tre, sfruttando al meglio le qualità offensive di Cancelo e Dalbert. Improponibile la candidatura di Aleksandar Dragovic. L'austriaco, attualmente in forza al Bayer Leverkusen, è valutato almeno 20 milioni, non rappresenta la prima scelta ed è seguito anche dalla Roma.
Non rappresenterà il colpo ad effetto del mercato nerazzurro, ma Eliaquim Mangala potrà dimostrarsi una valida alternativa alla coppia Miranda-Skriniar. Lo Spalletti romano ha dimostrato di saper rilanciare i propri calciatori, specie in difesa; Emerson Palmieri e Rudiger sono l'esempio dello scorso campionato. Per caratteristiche il francese ricorda il tedesco trasferitosi al Chelsea; fisico possente, facilità di corsa, capacità di destreggiarsi con entrambi i piedi. Proprio come Rudiger anche Mangala lascia a tratti un po' a desiderare sotto l'aspetto tecnico, ma il toscano riuscì, transitando l'ex Roma sull'out di destra, a far sì che da terzino Rudiger sfruttasse maggiormente le proprie qualità fisiche e tattiche. Il lavoro incentrato sul francese sarà diverso; l'Inter vista in questo precampionato è molto corta tatticamente parlando, una volta recuperata palla sarà più semplice affidarla a calciatori come Borja Valero e Gagliardini, bravi a verticalizzare velocemente il gioco.
Mangala, francese di nascita, non ha mai militato in Ligue 1. Cresciuto in Belgio nelle giovanili dell'UR Namur, impressionò gli osservatori dello Standard Liegi, club con il quale vinse Campionato, Coppa di Lega e due Supercoppe. Il Porto riuscì a strapparlo alla concorrenza per la modica cifra di 7 milioni di euro; il franco-belga conquistò due Campionati e due Supercoppe, realizzando 11 reti in 91 presenze in tre anni. Per assicurarsi le proprie prestazioni, il City sborsò 40 milioni di euro. Il calciatore ha alternato a buone prestazioni, match a dir poco disastrosi anche nella breve parentesi al Valencia. Riuscirà a rilanciarsi con indosso la casacca nerazzurra?