La trattativa fra Emre Mor e l'Inter verrà ricordata come una delle più strane della sessione di calciomercato estiva del 2017 - che già di per sè ha regalato tante sorprese. Eppure quest'operazione è riuscita a distinguersi: già dal primo momento lo ha fatto, ma come un'operazione lampo brillantemente gestita da Ausilio e Sabatini, che si accaparravano così uno dei più grandi astri nascenti del calcio mondiale per una cifra totale che sarebbe dovuta essere di 15 milioni al Borussia Dortmund. Poi il primo stand-by, con il Biscione in disaccordo sugli agenti riguardo alle commissioni da pagare; infine, con un incontro della settimana scorsa, sembrava che fosse tutto definito, prima di un'altra decelerata e le parole odierne del ds giallonero, Ruhr Nachrichten.

"Pensavamo che il trasferimento sarebbe stato completato" - afferma il dirigente riguardo al nazionale turco. E continua: "Altrimenti lo avremmo inserito nella foto ufficiale della squadra. È un giocatore del Borussia Dortmund e ovviamente si allena con noi. Attualmente la trattativa per la sua cessione è considerabile fallita". E così settimane di lavoro vengono vanificate: alla finestra restano Roma e Fiorentina, pronte ad un nuovo assalto dopo essere state brutalmente sorpassate dai connazionali in questione giusto qualche giorno fa. Certo attenzione a chiudere completamente la porta: la scelta dei milanesi si colloca in una strategia ben precisa che include anche la possibilità di una clamorosa riapertura di quest'operazione negli ultimi giorni di mercato.

I vertici nerazzurri hanno infatti dato la priorità ad un'altra pista per l'attacco, ovvero quella che porterebbe a Patrik Schick. In un reparto con già due titolari fissi - ovvero Mauro Icardi e Ivan Perisic - ed almeno quattro riserve - Eder e Stevan Jovetic oltre a Gabriel Barbosa e Andrea Pinamonti con un futuro ancora poco chiaro - a dire il vero non ci sarebbe, a livello puramente numerico, la necessità dell'arrivo di un ulteriore attaccante. Tuttavia, sotto l'aspetto qualitativo Luciano Spalletti chiede qualcosa in più: ecco che allora, visto che i più giovani fra i calciatori citati restano comunque possibili partenti (tramite prestito e con destinazione non definita), avere cinque titolari per una squadra che non deve affrontare le competizioni europee è più che sufficiente. Per questo motivo l'Inter ha deciso di puntare solo sul ceco, per non affollare troppo quella zona di campo e al contempo non caricarsi delle spese inutili sulle spalle.

Tuttavia, proprio il Borussia Dortmund sta attuando un forte pressing verso l'ex Sparta Praga, oltre alla spinta della Sampdoria che continua a sperare nella permanenza del proprio numero 14. Ecco che se allora il destino dovesse allontanare lo slavo dalla Madonnina, non sarebbe da escludere un nuovo assalto di Sabatini ed Ausilio, negli ultimi giorni della sessione, verso Emre Mor; come ultima alternativa ci sarebbe invece la permanenza di Pinamonti con la prima squadra.