Meglio chiarire subito il punto fondamentale legato alla situazione di Carlos Bacca. La sua cessione al Villarreal non è minimamente in dubbio, semplicemente, al contrario di quanto era emerso nella giornata di ieri, l'affare fra il Milan e gli spagnoli verrà chiuso con una formula che non avrà nessun tipo di clausola in favore del Villarreal in vista della prossima stagione. Bacca, comunque, si può già considerare come un ex a Milanello.
In poche parole, Bacca al Villarreal si farà in prestito con diritto di riscatto in favore degli spagnoli e non con obbligo. Un cambiamento che è avvenuto nel corso della giornata di oggi, quando le parti hanno comunque limato tutti gli ultimi dettagli di questo affare. Il Villarreal verserà subito nelle casse del Milan una cifra intorno ai 2,5-3 milioni di euro e in caso di riscatto fra un anno sborserà circa 15 milioni di euro. Sembrava che il Milan non volesse accettare una formula di questo tipo, ma a quanto pare Fassone e Mirabelli hanno deciso di acconsentire alle richieste del Villarreal. Difficile ipotizzare i motivi che si nascondono dietro a questa modifica, per un affare che già nella giornata di ieri sembrava essere definito, tanto che Bacca avrebbe già voluto lasciare l'Italia destinazione Valencia.
Partenza solo rimandata di qualche ora, con il colombiano che ora è davvero pronto a volare in Spagna, dove è atteso nelle prossime ore. Nella giornata di domani dovrebbero arrivare le visite mediche a Valencia per conto del Villarreal, prima della firma sul contratto e della presentazione ufficiale alla stampa e ai tifosi. Un contratto che in caso di riscatto sarà comunque importante, perchè si parla di 4 anni a 3,2 milioni di euro. Bacca ha poi tutti gli interessi a voler fare bene con il Sottomarino Giallo per convincerlo ad esercitare il diritto di riscatto la prossima estate. Con un Mondiale da giocare e una squadra pronta a garantirgli tanti minuti e tanto spazio, Bacca potrebbe riprendere quel feeling con il gol che in Liga non gli è mai mancato nelle stagioni al Siviglia. Non che in Italia il colombiano abbia esaurito la vena, ma Montella lo ha sempre più sopportato a livello tecnico che non realmente considerato nella sua idea di calcio.