Euforia ed entusiasmo, in casa Lazio non potrebbe essere diversamente dopo il successo in Supercoppa italiana contro la Juventus di Allegri. Il caso Keita per qualche ora è passato in secondo piano, con la squadra di Inzaghi in grado di scendere in campo senza essere condizionata dalle voci di mercato legate al senegalese. Su cui il presidente Lotito conferma la linea del club: per cederlo serve un'offerta adeguata al valore del ragazzo.
La conferma del presidente della Lazio arriva nel corso di un'intervista concessa al Corriere della Sera: "Noi rispettiamo le regole. Quando acquistiamo qualcuno, teniamo conto delle esigenze di tutti: le ambizioni economiche del calciatore, il lavoro dell’intermediario, il valore di mercato. Se una società vuole Keita, deve accontentare anche noi. Offerte? Dall’Italia e dall’estero, tutte ufficiali, l’ultima nel giorno della Supercoppa. Il giocatore, finora, ha sempre detto no. Se ha un club di suo gradimento va bene, però questo deve portare una proposta pari non dico alla più elevata delle altre, ma almeno alla più bassa. Può andare a scadenza? Non lavoro per il denaro, come tanti, ma principalmente per il rispetto delle regole. E sono pronto a lottare fino alla morte per certi principi. Se così ci rimetto dei soldi, pazienza. Se ritiene che i suoi diritti non vengano rispettati, faccia pure i passi che vuole".
Lotito ritorna poi sulla scelta di Simone Inzaghi di lasciare Keita fuori dalla Supercoppa italiana: "Io a suggerire a Inzaghi di lasciare fuori Keita contro la Juve? Diffido chiunque dal dire questo. Ha deciso Inzaghi e quando me lo ha comunicato non ho voluto nemmeno ascoltare la motivazione". Ultimo passaggio sulle intenzioni della Lazio per il mercato e la prossima stagione: "Non è vero che cediamo i calciatori per fare cassa. Biglia, ad esempio, ha chiesto di andare via. Ma noi programmiamo e avevamo già Lucas Leiva pronto per sostituirlo. Come Caicedo: lo abbiamo preso in anticipo, così se dovesse partire qualcuno non avremmo problemi. Altro che fare cassa: per Milinkovic ho rifiutato 70 milioni. La nostra filosofia è chiara: mettere un pezzo in più alla volta, senza compiere passi troppo lunghi. Perché noi vogliamo vincere, ma senza prendere scorciatoie".