Una Lazio che, come l'aquila protagonista del suo inno, vola nel cielo. Davanti al proprio pubblico e nel proprio stadio, i ragazzi di Inzaghi superano la Juventus, passando doppiamente in vantaggio grazie ad Immobile e marcando il clamoroso 3-2 di Murgia dopo il pari subito nei minuti finali da Paulo Dybala, per due volte in rete da calcio piazzato. Interrogato pochi minuti dopo la vittoria, l'erore biancoceleste non nasconde il suo entusiasmo: "Un finale incredibile - ha detto ai microfoni della Rai - ma ci meritavamo la vittoria. Siamo un grande squadra, guidata da un grande mister. Finalmente alziamo un coppa, dedicandola a tutti i nostri tifosi".
Passaggio obbligato, sui concitati minuti dopo il 2-2 di Paulo Dybala: "Era dura, perché loro hanno segnato quasi alla fine. Ma noi non abbiamo mollato, ci abbiamo creduto fino alla fine. Siamo tutti contenti. Sfavoriti alla vigilia? Sapevamo chi affrontavamo, la nostra forza è sempre dare tutto, così si vince. Ora testa bassa per il campionato". Parole importanti, da parte di un ragazzo che ha voglia di fare bene, ritagliandosi un posto importante nella propria squadra.
Inevitabilmente cariche di orgoglio, poi, le parole del tecnico Simone Inzaghi: "Queste partite non sono mai facili, oggi però è stata fatta giustizia perché meritavamo la vittoria. Onore ai ragazzi, che hanno resistito anche dopo il 2-2 di Dybala". In merito all'improvviso pari, il tecnico sorride sornione: "Non so cosa sarebbe successo in caso di supplementari, eravamo al top fisicamente, preparavamo la sfida dal 4 luglio. Abbiamo fatto una gara perfetta, concesso poco e subito goal solo da due palle inattive. Sono orgoglioso di questi ragazzi".
Sulla tumultuosa vigilia, Simone Inzaghi sceglie sapientemente di glissare la domanda: "Si è parlato troppo della vigilia, dando importanza ad altre vicende (Keita, ndr). Keita non l'ho visto sereno, sono andato avanti con chi avevo già. Non parlo di mercato - risponde sorridente il tecnico - penso che stasera sia giusto godersi la serata e la vittoria. Qual è il segreto per giocare così ad alto livello? Il lavoro, senza mezzi termini. Sono orgoglioso di veder giocare questi ragazzi, si sacrificano tutti dal primo all'ultimo. Durante l'ultima riunione ho chiesto loro di giocare dando il massimo e l'hanno fatto. Onore a loro".