La vittoria per 3-1 contro il Villareal è solo l’ultima di una serie di prestazioni assolutamente positive per l’Inter, squadra che in questo pre-campionato ha anche affrontato avversari di livello europeo riuscendo sempre ad uscirne vittoriosa, fornendo segnali importanti alla società e ad una tifoseria che necessita disperatamente di risultati dopo un lustro abbondante di delusioni.

Innanzi tutto impossibile non menzionare il lavoro di quello che al momento pare l’acquisto più azzeccato da parte della squadra milanese, ovvero la scelta di Luciano Spalletti alla guida tecnica, allenatore di esperienza, italiana ed internazionale, e di personalità, che è stato capace in questa preparazione estiva di ridonare compattezza e spirito di sacrificio ad un gruppo che, nella seconda fase dello scorso girone di ritorno, è sembrato varie volte allo sbando e completamente disunito.

A Spalletti verrà richiesto il compito di confermare questa ritrovata compattezza fin dal primo impegno in campionato con la Fiorentina in programma il 20 agosto a San Siro, imprimendo il proprio credo tattico e la propria personalità in un gruppo dalle indubbie qualità, ma che in passato ha mostrato una notevole fragilità mentale soprattutto nei momenti di difficoltà.

Importanti segnali dal reparto difensivo, con un João Miranda decisamente concentrato, elegante ed efficace, affiancato egregiamente dal nuovo acquisto Milan Skriniar. Lo slovacco pare fin da subito essersi ambientato con i compagni di squadra e di reparto, giganteggiando tra gli attaccanti avversari con anticipi e attente chiusure che hanno reso la vita difficilissima a chiunque tentasse l’assalto alla porta di Samir Handanovic. Un centrale di personalità, dotato di buona tecnica individuale e concretezza, che ha già dimostrato di poter far bene nel campionato italiano era esattamente ciò di cui l’Inter necessitava e che sembra aver trovato in Skriniar, che al momento pare un acquisto azzeccatissimo. A completare il reparto difensivo saranno Danilo D’Ambrosio e, dopo l’ufficialità del suo acquisto, Dalbert Henrique, che verosimilmente andrà ad occupare la posizione di terzino sinistro titolare.

fonte: calciomercato.com
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Tante buone notizie anche dal centrocampo, con un Gagliardini in progressiva crescita rispetto alle prime uscite di questo precampionato, ma ancora spesso estraneo alla manovra nerazzurra, cosa che sicuramente andrà affinata, affiancato da un superbo Borja Valero, già entrato perfettamente negli schemi tattici di Spalletti e vero leader tecnico del centrocampo interista,capace anche di rendere al meglio in posizione avanzata da trequartista. L’ultimo membro della triade registica milanese è João Mario, giocatore ritrovato e tornato ad essere, almeno nelle movenze e nell’efficacia, quel trascinatore che si è visto in campo agli europei del 2016.

Percussioni palla al piede che spezzano le difese, recuperi, grandi abilità di inserimento e passaggi geniali in verticale per gli attaccanti rendono il portoghese un elemento imprescindibile per la compagine meneghina. Noti sono gli interessamenti di big europee per un giocatore con le qualità del nativo di Porto, ma le sensazioni fornite fin’ora sono quelle di un giocatore di livello assoluto, una perla rara con caratteristiche uniche, per la quale l’Inter dovrà pensarci mille volte prima di privarsene, anche a fronte di offerte importanti (si parla già di una proposta da 30 milioni più Aurier da parte del PSG).

Apporto altalenante da parte di Jeoffrey Kondogbia, che ha mostrato ottime cose alternate a varie difficoltà nel gioco semplice e veloce che gli è richiesto (al di là dell’autogol contro il Chelsea che è stato un episodio), per lui interessamento del Valencia, ma l’inter non farà sconti sul suo cartellino. Buon esordio per Matias Vecino nel secondo tempo contro il Villarreal, che ha fatto già intravedere le qualità del giovane uruguagio già apprezzate con la maglia della Fiorentina.

L’attacco è sicuramente il reparto con più soluzioni tecniche e tattiche: ottime prestazioni da parte di elementi delle “seconde linee” come quelle di Eder, giocatore di un’abnegazione encomiabile, sempre fattosi trovare pronto in ogni occasione in cui è stato chiamato in causa e sicuramente uno degli elementi più versatili, capace di giocare sia da prima punta, che da seconda punta o in fascia. Assolutamente ritrovato Stevan Jovetic, mai così convincente come in questo pre campionato da quando veste la maglia nerazzurra, ma che resta sul mercato in attesa di offerte adeguate. La volontà del giocatore sarebbe quella di rimanere, con l’emblematico gesto fatto dopo il gol contro il Chelsea, ma lo spazio la davanti è poco e un giocatore del suo livello necessiterebbe di continuità per rendere, cosa che al momento  Spalletti non può garantirgli con certezza assoluta.

Sulle fasce probabilmente verrà confermata la coppia Candreva-Perisic, sicuramente, al momento quella più performante, con il primo soggetto di interesse da parte del Chelsea, che al momento però non ha ancora dichiarato offerte e con il secondo che verrà probabilmente riconfermato a causa del raffreddamento della pista United e la proposta di rinnovo fino al 2021 a cifre importanti (6 milioni a stagione). Ancora lontano sembra l’inserimento continuativo di Gabriel Barbosa che comunque ha mostrato sprazzi interessanti quando impiegato, vedremo se l’ipotesi del prestito verrà presa in considerazione. Ottimi minuti contro il Villarreal per Mauro Icardi, rientrato dall’infortunio che lo ha tenuto fermo fin dalle ultime battute dello scorso campionato, che ha fornito un assist al bacio a Marcelo Brozovic, altro elemento di valutazione per l’entourage nerazzurro per questo ultimo mese di calciomercato che sarà oggetto di varie valutazioni sia in entrata che in uscita.

Le sensazioni sono buone anche se il gioco pare latitare soprattutto sulla fascia destra, con D’ambrosio e Candreva ancora in ritardo di condizione, ma nel corridoio centrale le cose paiono funzionare e bene per la squadra di Spalletti che, nonostante le ottime prestazioni, pare necessitare ancora di qualche innesto per fornire sicurezze e alternative di livello nei vari reparti. La permanenza di Ivan Perisic da questo punto di vista si mostrerebbe una lama a doppio taglio, con l’apporto importante del croato che tuttavia era dato per partente fino a pochi giorni fa e che cambia le carte in tavola per Ausilio e Sabatini, che erano già in cerca di un sostituto. La partenza di Murillo (direzione Valencia) e altri aggiustamenti tattici imporranno un altro sforzo di mercato importante a Suning, ma al momento le sensazioni fornite dai giocatori attualmente in rosa fanno ben sperare i tifosi nerazzurri.