Nel futuro di Senad Lulic con la maglia della Lazio anche la fascia di capitano. Dopo la partenza di Lucas Biglia, l'eredità dell'argentino verrà affidata al centrocampista e tuttofare bosniaco, cuore della squadra laziale da oramai sei stagioni. Personalità e cattiveria agonistica al servizio di Simone Inzaghi. Ciò nonostante per il mediano, intervenuto quest'oggi ai microfoni della conferenza stampa ad Auronzo di Cadore, non cambierà molto. 

"Essere capitano? Diciamo che non cambia tanto. Siamo un gruppo unito, già dall'anno scorso. Ora sono il nuovo capitano, ma con il sostegno di Radu, Parolo e Immobile cambia poco, sono giocatori che hanno sempre dato sostegno alla squadra e che mi aiuteranno. Siamo noi che dobbiamo portare avanti questo gruppo. La scelta? Prima della partita con la Triestina ci siamo riuniti, il mister ha deciso, è lui che ha preso la scelta. Secondo me e il mister il capitano doveva essere Radu, ma lui non ha voluto. Quindi la fascia è toccata a me. Ma mi aspetto l'aiuto di tutti i compagni. Siamo tutti capitani quelli che scendiamo in campo".

La Lazio di Inzaghi riparte da un'ottima stagione, quella scorsa, difficile da migliorare, anche se Lulic ci crede: "Confermarsi è sempre più difficile. Si può sempre migliorare, cercheremo di farlo e di portare a casa risultati importanti. Quest'anno ci sono squadre che si stanno rinforzando e che lotteranno per i primi posti. Vogliamo starci anche noi in quelle posizioni, poi ci saranno delle sorprese come al solito, è difficile dirlo ora".

Uno sguardo anche alle questioni di mercato, con il bosniaco ed Immobile che ieri hanno parlato con Keita: "Vedo che siete curiosi di ciò che abbiamo detto (ride, ndr). Quello che ci siamo detti rimane tra noi, poi non conosco il contenuto del confronto tra Lotito e Keita. Mi auguro che si trovi una soluzione che faccia contenti tutti: la Lazio, il ragazzo e noi. Siamo compagni di squadra di Keita, ci parliamo spesso ma quello rimane dentro lo spogliatoio. La volontà del gruppo? Noi vogliamo che i forti restino, Keita è uno di questi. Noi facciamo il nostro sul campo, poi se Keita e il presidente si mettono d'accordo questo non lo so. Vogliamo lavorare in tranquillità, il mercato è aperto sino al 31 agosto, i calciatori possono partire e arrivare. Ripeto: vogliamo lavorare tranquilli, speriamo di fare bene". Keita ma non solo. Nell'estate dei laziali anche l'arrivo di Lucas Leiva"La squadra sicuramente perderà qualcosa con la cessione di Biglia. Era il nostro capitano, un amico e una grande persona. Perdiamo tanto nello spogliatoio. Ma ora c'è un altro giocatore fortissimo, che ci può dare una mano, non è uno sconosciuto. Speriamo di fare una grande stagione".

Ed ancora, riguardo il suo ruolo: "Per il ruolo ho giocato ovunque in questi anni, dipende anche dall'avversario. L'importante è che il mister sappia che può contare su di me". Infine, un rapido sguardo anche al primo obiettivo stagionale, quello della Supercoppa, prima di chiudere con una battuta su Inzaghi e sull'Europa League: "Il primo obiettivo è quello, stiamo preparando questa partita del 13 agosto. Inzaghi? Vedo lo stesso, forse un allenatore ancora più carico rispetto all'anno scorso. Confermarsi è difficile, lui lo sa bene. Conosce la Lazio meglio di me, sa cosa lo aspetta. Errori da non commettere? Non si deve ripetere quello che è successo il secondo anno con Petkovic e Pioli. Un anno buono e poi uno negativo. Quello deve essere un nostro obiettivo, così come l'Europa League. Vogliamo arrivare in fondo, vediamo. Ma partiamo dalla Supercoppa, poi vedremo i sorteggi, ci saranno tante partite. Ci vorrà una rosa più larga rispetto all'anno scorso. Sarà una stagione molto più impegnativa. Vogliamo arrivare il più lontano possibile".