Al via la Dragon City Cup che vede come protagonista la nuova Inter di Luciano Spalletti e lo Schalke 04 di Domenico Tedesco, tecnico italiano sviluppatosi sotto gli insegnamenti tattici dell'Hoffenheim. Si gioca in un clima torrido, con un calore che ha condizionato inevitabilmente la condizione fisica dei calciatori. Il risultato finale è di 1-1, con due prodezze da parte di Caligiuri e Murillo, autore di vero e proprio capolavoro. Buone indicazioni per Spalletti, soprattutto nel secondo tempo.

PRIMO TEMPO

La prima frazione di gioco si chiude all'insegna dell'equilibrio. E' 0-0 dopo i primi 45 minuti, con le due squadre che non danno vita a un match spettacolare e intenso anche per via delle difficili condizioni climatiche. Si gioca in ambiente molto caldo, tale da costringere l'arbitro a chiamare una sorta di time out per concedere l'opportunità di rinfrescarsi con asciugamani inzuppate d'acqua. Torniamo in campo: l'Inter di Spalletti è leggermente più propositiva rispetto allo Schalke, con Candreva che sfiora il goal a tu per l'estremo difensore tedesco. L'impressione è che questa squadra voglia costruire l'azione da dietro e con la palla a terra, senza forzare più di tanto la giocata. Buona la prova di Perisic, probabilmente il più positivo insieme a Kondogbia, con Il francese che tiene bene la mediana. Non valutabile la prestazione di Skriniar, più che altro per demerito di uno Schalke 04 che in fase offensiva è assente. Da segnalare solamente la vivacità di Konoplyanka.

SECONDO TEMPO

Nella ripresa assistiamo a un'Inter più propositiva in fase di costruzione del gioco. Spalletti rivoluziona la squadra con gli ingressi di Borja Valero, Joao Mario, Gabigol e Jovetic per Kondogbia, Eder, Perisic e Candreva. Al 59', però, i nerazzurri vengono congelati dal goal di Caligiuri nonostante i segnali di ripresa: bell'iniziativa di Tekpetey a servire l'italo-tedesco che con una finta mette a sedere un centrale e non lascia scampo a Handanovic. Il tecnico nerazzurro continua a mescolare le carte come giusto che sia in queste gare valide per la condizione fisica: dentro Murillo, Ranocchia, Biabiany e il giovanissimo Pinamonti. Fuori D'Ambrosio, Gagliardini, Brozovic e Miranda. Al 72' arriva un goal spettacolare da parte del nuovo entrato Murillo, autore di capolavoro dalla lunga distanza: scucchiaiata di Joao Mario, dribbling e tiro a giro di sinistro che mette in risalto delle innate doti tecniche. Prodezza del colombiano. Nel finale, l'Inter cresce dal punto di vista offensivo e sfiora il goal in diverse occasioni, soprattutto con la conclusione di Pinamonti nel finale intercettata a porta vuota da Naldo. Diverse indicazioni per Spalletti: la sua squadra deve ancora lavorare tanto per apprendere la nuova metodologia di gioco, ma per lavorare meglio deve ripartire dal secondo tempo di oggi. Ottima prova di Joao Mario, decisamente a suo agio da centrale invece che da esterno sinistro.