Spalletti, Sabatini ed Ausilio, una cena milanese per rifinire obiettivi e strategie. Mercato in tono minore, Skriniar e Borja Valero le novità. Impazza, al tavolo delle trattative, il Milan, l'Inter, braccata dalla spada di Damocle del fair play finanziario, temporeggia. Dopo i primi segnali di insofferenza, Spalletti torna cauto, si affida alla sua scuderia e rivendica il valore della squadra. Importante completare il gruppo, ma senza l'assillo del colpo ad ogni costo.

"Non mi servono rassicurazioni, lavoro volentieri con questi dirigenti. Mi vedete sereno? Si fanno le cose gradualmente, in base a quello che è il mercato. Noi abbiamo già un parco di giocatori di ottima qualità, cercheremo di migliorare visto il risultato del campionato scorso. Si fanno le cose avendo degli obblighi e delle esigenze, i direttori sanno operare in base alle tempistiche e a quello che succede giornalmente. Keita Baldé? Io alleno, chiedete ai direttori. Se uno mi piace lo dico a loro e vedono se si può fare qualcosa".

Sulla stessa falsariga Sabatini. L'ex Roma si conferma ermetico, non concede granché ai microfoni della stampa, respinge le domande su Keita - vicino l'approdo all'Inter - e ribadisce la presenza di Perisic in Cina. Manca l'accordo con lo United, operazione ancora in divenire. Sabatini sottolinea la volontà di aggiungere alcuni calciatori di qualità, ma non fissa paletti e tempistiche. 

"Keita? Non abbiamo parlato di questo. Se Spalletti ha chiesto garanzie? Luciano allena, non chiede garanzie: vogliamo tutti la stessa cosa e faremo il massimo per portare qualcuno. Se arriveranno presto nuovi rinforzi non lo so ancora, Vecino è un buon giocatore. Mercato bloccato? Ma chi l'ha detto? Io sono stato chiaro, l'Inter lavora".

"Keita della Lazio? Mi pare ce ne sia anche un altro Keita. Perisic va in Cina con la squadra, c'è chiarezza estrema e Spalletti è molto tranquillo. La mia tranquillità dipende dal fatto che lavoro con un gruppo importantissimo, l'Inter sarà integrata e la rosa non sarà buttata nel secchio: ci sono calciatori forti, faremo quello che dovremo fare. Non inventate cose, l'allenatore non è inquieto. Io sono molto sereno, so quello che faccio, l'ho sempre saputo".

Fonte dichiarazioni Gds