Detta da Sabatini, questo sarà un mercato silenzioso. L'Inter si muoverà cercando di sviluppare le idee del proprio tecnico senza dare troppo nell'occhio. Al momento i paletti provenienti da Nyon non sembrano spaventare molto anche perché il vero miracolo è stato compiuto; Ausilio e Gardini sono riusciti a rispettare il volere della Uefa, cozzando con cessioni eccellenti. L'intelligente lavoro, però, sembra destinato a non variare la presa di posizione di Ivan Perisic. Lo scatenato duo Fassone-Mirabelli non deve al momento fare i conti con il financial fair play, dunque il mercato milanista è libero da vincoli di natura economica. La voglia di Premier del croato è forte, tanto da chiedere al proprio agente Fali Ramadani di mediare tra le parti, velocizzando di fatto il passaggio al Manchester United, prima della partenza di domani per la Cina. Impossibile che una trattativa tanto complicata venga risolta in così poco tempo, ma una decisa accelerata dalle parti di Manchester costringerebbe l'Inter a cancellare il nome del duttile laterale sinistro dalla lista dei partenti, lasciandolo in attesa a Milano. La volontà di Perisic è chiara, il suo trasferimento è giudicato da lui stesso necessario per la sua definitiva consacrazione, e Mourinho l'uomo giusto per conquistare importanti traguardi e la sensazione è che, con la sua cessione, si apriranno definitivamente le danze a tinte nerazzurre.
L'ASSE CON IL PSG. Molteplicità di nomi in ballo con i parigini. Dallo scambio Sirigu-Handanovic, con l'italiano poi andato a Torino, alle suggestioni Thiago Silva e Marquinhos, dai sondaggi per Rabiot e Pastore fino al sogno Di Maria, dall'inserimento nelle varie trattative di pedine come Kondogbia e Joao Mario agli incontri per Perisic. Con l'improbabile arrivo del Fideo in Italia, come dichiarato in conferenza stampa da Walter Sabatini, l'ultimo nome fattibile da raggiungere sembrerebbe essere quello di Javier Pastore. Il 28enne fantasista argentino rappresentò uno dei capolavori palermitani del direttore ex Roma, che lo ricondurrebbe volentieri a giocare in Serie A. Il prezzo del cartellino è già di per se alto, dato che il PSG non scende sotto i 35-40 milioni, in più el Flaco percepisce circa 5 milioni di euro netti l'anno. L'operazione non è delle più semplici, ma al momento è quella meno proibitiva.
CAPITOLO DIFESA. L'obiettivo più tangibile sembrerebbe essere Dalbert Henrique. Il terzino del Nizza è da tempo nel mirino dei nerazzurri e la società si è oramai rassegnata a lasciarlo partire, ma non prima di aver disputato il terzo turno preliminare di Champions League contro l'Ajax. Le richieste dei francesi sembrerebbero essersi alleggerite dall'iniziale volontà secondo la quale la clausola da 30 milioni venisse pagata, per intero, dal possibile acquirente; intanto l'agente del brasiliano è atteso in giornata a Nizza per discutere del futuro del proprio assistito. Dal canto suo Luciano Spalletti avrebbe riferito a Sabatini la necessità di un ulteriore centrale difensivo, indifferentemente dalla partenza o meno di Murillo. La scelta potrebbe ricadere su Inigo Martinez o Issa Diop, con quest'ultimo in vantaggio nelle gerarchie nerazzurre. Lo spagnolo della Real Sociedad è legato al club da una clausola rescissoria da 32 milioni di euro, mentre il francese del Tolosa, tra l'altro classe '97, potrebbe approdare agli ordini di Spalletti per 20-25 milioni.
NESSUNA RIVOLUZIONE A CENTROCAMPO. La missione di Sabatini sarà quella di individuare degli elementi a metà campo in grado di offrire copertura e allo stesso tempo predisposizione alla manovra offensiva. Il top player potrebbe quindi andare ad occupare questa posizione. Il primo nome sulla lista è quello di Radja Nainggolan, ma l'imminente rinnovo con la Roma chiuderà, di fatto, le porte a nuovi assalti dell'Inter. Non ci sono trattative in corso per Arturo Vidal. Anche il cileno è prossimo al rinnovo con il Bayern Monaco; difficile che Ancelotti lo lasci partire, ancor più complicato sperare che l'ex Juve possa accettare di tornare in Italia. Spalletti ha più volte dichiarato che i famosi 3-4 acquisti potrebbero anche non essere fuoriclasse e, nelle ultime ore, l'Inter ha effettuato con il Sassuolo un sondaggio per Alfred Duncan. Il ghanese farebbe ritorno a Milano dopo essere passato per le giovanili nerazzurre, ma gli emiliani chiedono non meno di 20 milioni di euro, a fronte dei 12 messi sul piatto dall'Inter. Discorso diverso per Naby Keita. Per il mediano del Lipsia, Manchester City e Liverpool sono disposti a fare follie, ma il club, che in questa stagione parteciperà per la prima volta nella sua storia alla Champions League, non è disposto a cederlo fino alla prossima estate, quando entrerà in vigore la clausola da 50 milioni. In uscita Medel e Kondogbia. Il cileno ha molto mercato, con Trabzonspor, Boca Juniors e Tigres alla finestra. Il Pitbull era pronto a volare in Messico, ma l'offerta del Valencia, con conseguente permanenza in Europa, lo ha convinto ad attendere gli sviluppi della trattativa. In Spagna si parla di una specifica richiesta del tecnico Marcelino, che fu molto vicino a prendere il posto di Frank De Boer sulla panchina dell'Inter, prima che la società virasse decisa su Stefano Pioli. Anche Kondogbia sarebbe tuttavia entrato nei radar degli spagnoli, tanto che il Valencia starebbe lavorando sulla formula del prestito per strappare il francese all'Inter, anche se l'ingaggio da 3,5 milioni potrebbe ben presto rivelarsi un intricato nodo da risolvere. Non si registrano invece offerte per Marcelo Brozovic, solo sondaggi per Matias Vecino, che ha una clausola da 24 milioni.
INCONTRO SABATINI-ENTOURAGE KEITA. Nelle prossime ore è previsto un incontro tra Walter Sabatini, entourage di Keita e lo stesso ragazzo al Grand Visconti Palace di Milano. Lotito è disposto a non opporsi alla cessione del classe '95 e avrebbe già elaborato un principio d'accordo con l'Inter. La giornata di oggi potrebbe segnare la svolta nella trattativa; a Keita verranno offerti 3 milioni netti più bonus. Il pacchetto d'attacco nerazzurro non dovrebbe risentire di nuovi sconvolgimenti, data la volontà di Spalletti di confermare anche Eder. L'eventuale arrivo di Keita non sbarrerebbe le porte ad un altro tassello offensivo, ma al momento la priorità è rappresentata dal naturalizzato spagnolo.