L'Inter ha bisogno di una scossa, di un segnale affinché tutti (ambiente, società e tifosi) si convincano che quella attuale è l'unica strada perseguibile. Quella scossa, quel lampo, necessario al naturale rinvigorimento di una squadra fin troppo logora e satura, potrebbe essere Keita Balde. Chi se non un ragazzino (si fa per dire, classe 1995), ma l'Inter di Suning ha già dimostrato, a più riprese, di voler ripartire dai giovani. Il talento africano era in odor di cessione già dallo scorso anno, dopo aver avuto qualche screzio anche con la tifoseria, ma il progetto e il carisma di Simone Inzaghi lo hanno riportato in auge sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista caratteriale. Questa potrebbe, finalmente, essere l'estate della svolta, con Lotito che a malincuore lo cederebbe in Italia, ma probabilmente tratterebbe volentieri con l'Inter piuttosto che con la Juventus pigliatutto.
Keita Balde è il sostituto calzante di Ivan Perisic? Assolutamente no, l'Inter intende far partire il valzer del suo mercato, liberando la cessione del croato allo United dopo aver chiuso per il talentino biancoceleste. Due operazioni slegate, dunque, ma inevitabilmente intrecciate nell'ottica di una strategia di mercato globale. Le voci della possibile cessione di Keita all'Inter si sono avvicendate subito dopo l'abbandono del ritiro di Auronzo, da parte del forte esterno d'attacco. Le fonti ufficiali parlavano in precedenza di un affaticamento muscolare, altre ancora paventavano un incontro rapido in quel di Milano causa questioni coniugali. Il suo agente Roberto Calenda ha glissato via Twitter, ma i rapporti con Sabatini e la volontà del senegalese di cambiare aria hanno attirato l'attenzione e non poco. In serata, l'Inter avrebbe confermato la trattativa, manifestando l'intenzione di regalare a Spalletti il terzo acquisto della corrente sessione estiva. Nella giornata di oggi, potrebbe esserci l'incontro tra le due società, con l'Inter disposta a mettere sul piatto 20 milioni di parte fissa più tre di bonus, accompagnati da un ricco pluriennale per il ragazzo. Bisognerà vedere se tutto questo, assieme alla volontà del giocatore, basterà a mettere sotto torchio un osso duro come Lotito.
Il colpo Keita non è esattamente ciò che i tifosi dell'Inter si aspettavano, dopo i grandi botti promessi da Suning nel finale di stagione. Il ragazzo è ancora etichettato come testa calda, seppur in procinto di sbocciare come top player assoluto. Questa visione comune, contornata dall'alone di diffidenza che circola dalle parti di Appiano in questo periodo, va assolutamente sfatata, con l'arrivo di uno dei giovani più promettenti del panorama calcistico italiano. Il senegalese, assieme ad Immobile, ha formato una delle coppie gol più prolifiche della nostra Serie A, collezionando qualcosa come 39 gol in due (diventando i migliori di sempre, davanti a Signori e Casiraghi). Ecco perché il giovane Keita NON è il sostituto naturale di Ivan Perisic, nonostante la sua versatilità gli permetta di accasarsi perfettamente anche sulla fascia del croato. Il classe '95, nello scorso campionato, aveva una media di un gol ogni 4,37 tiri ed è proprio ciò che Sabatini (nella conferenza stampa di venerdì) ha ammesso di ricercare nei suoi profili offensivi. La stagione appena passata è stata la migliore, in quanto a gol e assist, per Perisic, ma la freschezza e il talento di Keita valgono inevitabilmente un sacrificio così corposo. La vendita del croato, per quanto dolorosa, porterebbe nelle casse nerazzurre circa 45 milioni di euro, da reinvestire prontamente sul top player di fascia che Spalletti (e i tifosi!) aspettano da inizio luglio.
L'errore da non fare è certamente quello di sottovalutare l'acquisto di Keita. Il giovane senegalese, oltre al carattere fumoso che lo contraddistingue, fornisce al tecnico di Certaldo una quantità di variabili tattiche fino ad oggi inconcepibili. Come evidenziato precedentemente, l'ex canterano del Barça dà il meglio di sé avvicinandosi alla porta, convergendo da sinistra oppure scatenandosi in contropiede negli spazi aperti, dove ama sentirsi a casa. Keita aggiunge verticalità, imprevedibilità e la giusta dose di egoismo ad un reparto già ricco di attributi come quello nerazzurro. Il tandem con Icardi potrebbe davvero funzionare, magari evitando di calpestare gli ultimi 15 metri, lasciando da parte il territorio di caccia di 'Maurito'. A quel punto, Keita Balde potrebbe trasformarsi nel 'Salah nerazzurro': devastante in contropiede, con meno abnegazione e devozione al collettivo, ma compensate con una dose quasi eccessiva di qualità ed esplosività. L'acquisto del senegalese è il modo migliore per far partire i botti estivi, da parte della dirigenza nerazzurra. Un acquisto che suggella il passato, sconvolge il presente e rassicura per il futuro.