La seconda uscita stagionale riserva la prima delusione a Luciano Spalletti. L'Inter incassa due reti in rapida sequenza nei secondi 45 e non riesce poi a riemergere. Dimezza lo svantaggio ma cede al Norimberga. Inevitabile, al termine, uno scambio di battute sul mercato. Mentre il Milan impazza al tavolo delle trattative, l'Inter resta in una posizione d'attesa, suscitando diversi interrogativi. Spalletti rivela gli accordi con la società.
"Mi hanno rassicurato, abbiamo fatto dei discorsi ed è chiaro che poi bisogna mantenere la parola data, ma sono convinto che accadrà".
Mancano diversi elementi per rifinire una rosa insufficiente alla luce della scorsa stagione. Il tecnico allontana però spese folli, chiude la porta a rinomati top player e si concentra su profili utili, adatti alle esigenze del gruppo. Il mercato vive di tempistiche precise, occorre rispettare determinate scadenze.
"Servono tre, quattro calciatori, e non è detto che saranno dei campionissimi, ma serviranno a completare questa squadra, perché qualcosa bisogna cambiare. Non siamo comunque nelle condizioni di andare a spendere 50 milioni per ogni giocatore, dobbiamo rispettare le tempistiche del mercato e capire, strada facendo, quello che possiamo modificare. Bisogna aspettare il momento giusto, altrimenti si rischia solo di creare confusione".
Infine, domanda di rito su Nainggolan, pallino di Spalletti ai tempi della Roma. L'allenatore nerazzurro conferma interesse e stima, ma è operazione complessa, perché il giocatore vuole proseguire l'avventura in giallorosso e perché ballano fior di milioni.
"Se ne occupano i direttori, che stanno monitorando il mercato. Lui è un campionissimo come altri che abbiamo già e altri che abbiamo nel mirino: metteremo insieme una grande squadra. Ci vuole follia per avere aspirazioni, serve andare al di là del normale. Anche se non dovessimo riuscire a fare un mercato eccezionale, perché c'è anche questo rischio".