Finalmente Borja Valero. Per l'Inter è ormai cosa fatta. Non c'era pericolo di una telenovela spagnola, ma i cori sotto casa del madrileno da parte dei tifosi viola potevano far vacillare il centrocampista. Evidentemente, lo scontro con Pantaleo Corvino è stato dei più devastanti, decisivo per suscitare nel 32enne la voglia di iniziare una nuova esperienza, forse l'ultima, a tinte nerazzurre. Ora si attende soltanto il giorno della verità, che sia quello della presentazione o un altro poco importa, ma Borja ha deciso di rivelare tutti i retroscena legati alla vicenda Fiorentina e non sembrano essere pochi. A Firenze si è creata una frattura incolmabile, insanabile, più profonda dell'amore gigliato, più estesa del sentimento più vero e indistruttibile. La società si sta smantellando da sola; Ilicic si è già trasferito a Bergamo, Borja è atteso lunedì per le visite mediche, Bernardeschi è ormai promesso sposo della Juventus, Kalinic ha più volte manifestato la propria volontà di vestire rossonero e con l'extra-budget milanista per l'attaccante sembra davvero ad un passo dal Milan.
Il tweet dello spagnolo segna la fine del percorso toscano e l'inizio di quello lombardo, una scelta in parte necessaria, in parte assecondata dalla voglia di vincere, di cogliere questa grande occasione, di professare il proprio calcio alla corte di Spalletti, che però non si accontenterà di questo colpo, come esposto ieri in conferenza, perché le promesse vanno mantenute e i grandi sogni individuati, raggiunti, per costruire una grande Inter. Affare da 5,5 milioni più 1,5 di bonus per complessivi 7 milioni di euro alla Fiorentina e triennale da 3 milioni più bonus al calciatore. Questo il messaggio di ringraziamento:
"Ci tengo a ringraziare la famiglia Della Valle e tutta la Fiorentina per aver reso più semplice la conclusione di quest’ultima fase complessa della scelta di questa nuova esperienza professionale".
Borja cambierà maglia, così come i nerazzurri, che varieranno sensibilmente il proprio modo di giocare. L'aggiunta di un palleggiatore in più conferirà respiro alle manovre offensive, Spalletti apporterà più controllo del gioco e finalmente anche le azioni diverranno fluide e veloci. Valero è in grado di velocizzare le proiezioni in attacco della propria squadra, di verticalizzare al momento giusto, imbeccando al meglio i compagni, senza perdersi in giocate troppo leziose, mai banali. Nel 4-2-3-1 sarà collocato o dinanzi alla difesa assieme a Gagliardini oppure nel ruolo di trequartista, vista la partenza di Banega e quella probabile di Joao Mario, che inoltre non ha ancora convinto del tutto. Soltanto il campo affiderà compiti e mansioni all'ex sindaco di Firenze, che di sicuro diventerà una pedina fondamentale per Luciano Spalletti.