Mercato in fase di stallo. La necessità dell'Inter di fare cassa è un dato di fatto, da questo punto di vista la cessione di Ivan Perisic non avrebbe dovuto destare più di tante complicazioni. La soluzione Mourinho sembrava essere la più fattibile anche perché dalle parti di Parigi, l'ossessione Di Maria non avrebbe trovato posto sul tavolo delle trattative. Accordo per l'ingaggio raggiunto in un paio di giorni con i Red Devils​: quadriennale da 7 milioni netti a stagione, possibilità di approdare in un campionato più competitivo della Serie A, mettendo a disposizione del tecnico portoghese le proprie qualità di velocista imprendibile sulla fascia, migliorando nella continuità in campo. Perisic è in grado di cambiare l'inerzia di un match con i suoi colpi, perle ed iniziative. La duttilità caratterizza la completezza del professionista, l'impressionante elevazione gli consente di duellare con i difensori più rocciosi e massicci, le proprie percussioni di sfruttare gli ampi spazi concessi in Premier. La destrezza nell'uno contro uno, con la quale crea costantemente superiorità sull'out sinistro, è l'arma più desiderata da Mou nel suo 4-2-3-1, modulo che evidenzierebbe anche l'instancabilità del croato, dedito alla fase di ripiegamento. D'altra parte la valutazione che l'Inter fa di Perisic, ovvero 50-55 milioni di euro, non è che sia ritenuta elevata per le casse dello United, che considerate le ampie capacità economiche potrebbe tranquillamente pareggiare la richiesta, ma i dirigenti di Manchester vorrebbero sfruttare l'obbligo imposto alla società di Corso Vittorio Emanuele di chiudere in attivo di quei famosi 30 milioni per il prossimo 30 giugno. L'offerta dunque non supera i 40 milioni di euro, prontamente rifiutati dalla società meneghina. Ausilio e Sabatini sono a lavoro per cedere sia Jovetic che Banega al Siviglia, riscuotendo dal doppio affare in uscita almeno 20 milioni di euro ed intavolare con l'Everton una trattativa per Marcelo Brozovic, altro calciatore in uscita che ha disintegrato nell'ultima stagione la sua clausola rescissoria da 50 milioni di euro, svalutando il proprio cartellino fino a 18-20.

Ha dell'incredibile la clamorosa indiscrezione dell'accostamento ai nerazzurri di Nikola Kalinic. Il centravanti di proprietà della Fiorentina potrebbe finire al centro di un possibile derby di mercato con il Milan. Nella giornata di ieri, infatti, il ds Piero Ausilio ha incontrato l'agente del classe '88 Fali Ramadani, tra l'altro procuratore anche dei vari Jovetic, Handanovic e dello stesso Perisic. Dopo aver chiarito le situazioni in casa Inter, Ausilio è partito all'assalto del croato, allacciando i primi contatti. In serata però è stata registrata una cena proprio fra Ramadani e gli uomini mercato del Milan, Fassone e Mirabelli, al ME Hotel per tentare di concludere il più velocemente possibile la trattativa, in modo da regalare a Vincenzo Montella il tanto agognato centravanti da lui espressamente richiesto. Semplice suggestione oppure si tratta di un'ipotesi concreta per Luciano Spalletti? L'asse Milano-Firenze si infiammerà dopo l'affare Borja Valero e i nerazzurri sono alla ricerca di un vice Icardi. In questo caso l'indiziato è ben più di una semplice riserva e il Milan lo considererebbe come un titolare dopo aver messo in preventivo le bocciature di Bacca e Lapadula. I rossoneri sono avanti e le richieste del ragazzo di un quadriennale da circa 3 milioni di euro e della Fiorentina (30 milioni) non spaventano il duo mercato milanista. L'Inter però è alla finestra.

Nikola Kalinic, conteso da Inter e Milan | FOTO: CalcioMercato.com