Poco più di 24 ore fa l'annuncio ufficiale del no di Donnarumma al rinnovo di contratto con il Milan, ma Fassone e Mirabelli non hanno perso tempo e hanno già attivato il famoso "piano b". Uno dei nomi fatti da subito per il post Donnarumma è stato quello di Perin del Genoa e a quanto pare le indiscrezioni non erano del tutto infondate. Il Milan, infatti, sarebbe già vicino a chiudere l'arrivo del portiere rossoblu.

I primi contatti sono arrivati nella serata di ieri, ma sono state queste le ore in cui la trattativa si è sviluppata fra rossoneri e rossoblu. La richiesta del Genoa è stata di 15 milioni di euro così suddivisi: 10 fissi e 5 di bonus. Bonus legati alle presenze in campo di Perin, ovvero ogni 5 partite giocate dal portiere il Milan dovrebbe versare una parte di questi milioni al Genoa fino ad arrivare a coprire la somma pattuita. Da Casa Milan è arrivata una risposta positiva riguardo formula e cifra complessiva, ma si è rilanciato sulla suddivisione. 7 fissi e 8 di bonus, anche considerando che Perin è reduce da un grave infortunio ad un ginocchio che gli ha fatto perdere gran parte della scorsa stagione. I dubbi quindi sono di natura fisica, mentre dal punto di vista tecnico Fassone e Mirabelli non hanno perplessità su Perin.

Mattia Perin, zimbio.com
Mattia Perin, zimbio.com

La differenza è minima e le due società potrebbero a breve trovare un accordo per chiudere questa operazione. Perin sarebbe quindi vicino a giocarsi le proprie opportunità in una squadra con ambizioni diverse da quelle del Genoa. Nel pomeriggio, intanto, i vertici rossoneri si erano visti con l'agente di Neto, un altro dei nomi ipotizzati per la sostituzione di Donnarumma. L'incontro con il procuratore del brasiliano è stato positivo secondo quanto emerge e il Milan potrebbe anche scegliere di approfondire la questione nei prossimi giorni. Certo l'accordo quasi raggiunto con Perin cambia un pochino le carte in tavola, senza però escludere un doppio arrivo. Perin, Neto e Storari a fare da terzo portiere in caso di estrema necessità. Il Milan non perde tempo, il no di Donnarumma non ha fatto piacere, ma i rossoneri non hanno intenzione di farsi trovare impreparati.