L'Inter che affrontò e batté la Lazio nel girone d'andata è un lontanissimo ricordo, e ne è consapevole anche il mister Vecchi, che così si esprime in conferenza stampa anticipando i temi della sfida ai capitolini.
Per prima cosa, spazio alle domande sullo stato della squadra: “Da un punto di vista fisico la squadra fa quello che le chiedi, ma la differenza la fa il provare a superare i propri limiti e andare oltre nel momento della fatica. La squadra non accetta lo sforzo in questo momento, ha bisogno di essere incitata, spinta, sempre e in ogni situazione ed è una cosa che fai fatica a ritrovare. Fisicamente stiamo bene, contro il Sassuolo abbiamo corso, ma facciamo fatica ad andare oltre. In settimana qualche segnale c’è stato. Succede spesso che l’aspetto mentale vada ad incidere così, è una cosa chiaramente involontaria. Si crea nel tempo e crea problemi. I ragazzi ci tengono, ma stanno facendo fatica e non succede solo con i ragazzini. Guardate cosa è accaduto con il Leicester, ha vinto il campionato e a un certo punto era in zona retrocessione con gli stessi giocatori. Non è stato un calo di tensione, ma una stagione storta che dobbiamo finire bene”.
Ad una situazione non proprio rosea va ad aggiungersi l'avversario, la Lazio, in un grande stato di forma: "Dopo l'ultima in campionato e la finale di Coppa Italia non sappiamo bene cosa aspettarci. La Lazio ha dimostrato di avere alternative valide. Complimenti a Inzaghi perché ha fatto una stagione di spessore, oltre le aspettative e ha dimostrato che ci sono giocatori importanti ma non solo i titolari che abbiamo visto contro la Juventus. Per cui anche noi abbiamo cercato di studiare delle soluzioni per affrontare una Lazio che non sappiamo come potrà giocare".
Si passa poi a parlare di alcuni singoli giocatori, su tutti Gabigol: “Ha bisogno di giocare, qui ha fatto fatica perché davanti a lui ci sono giocatori importanti. Eder spesso e volentieri è stato fuori ed è un titolare della nazionale italiana. Lui ci ha messo del suo, ma è un ragazzo. Si aspettava di vivere una stagione diversa, è un normale percorso di un ragazzo giovane”; e il giovane Pinamonti: “Puntare su di lui? É una soluzione, ma l’altro giorno Eder quando è entrato ha dato la svolta. Gabigol anche ha dato qualche buon segnale. Pinamonti avrà un futuro importante, all’interno di una squadra senza problemi probabilmente avrebbe giocato domani, ma sono restio a farlo giocare dall’inizio perché potrebbe essere troppo sotto pressione”.
Infine Vecchi non si tira indietro sulle domande riguardo il prossimo allenatore nerazzurro: “Tecnico alla Mourinho? Per squadra e blasone ha bisogno del miglior allenatore del mondo. Ora tocca a me con i miei limiti cercare di portare a termine la stagione nel miglior modo possibile. Abbiamo pochi giorni, ma vogliamo dare ordine e disciplina”.