"Sappiamo che è una partita importantissima per noi, che ci siamo guadagnati sul campo perché nessuno ci ha regalato niente. Abbiamo fatto ottimi match, abbiamo battuto il Genoa, l'Inter in trasferta, il doppio confronto con la Roma. Ce la giocheremo nel migliore dei modi".

Testo e parole di un Simone Inzaghi visibilmente carico e convinto. Il tecnico della Lazio si è presentato pochi minuti fa ai microfoni della stampa, in compagnia di Lucas Biglia, per presentare la finale di Coppa Italia che andrà in scena domani sera all'Olimpico di Roma. Convinzione è la parola d'ordine per il tecnico bianco-celeste, che crede fermamente nelle qualità della sua squadra per mettere in difficoltà la Juventus di Massimiliano Allegri, mettendo in dubbio la conquista del secondo trofeo stagionale ai bianconeri. 

"Come si prepara questo tipo di partita? Si prepara da sola. Quello che ho chiesto ai miei giocatori è di avere la mente libera, di giocare con la solita umiltà. Poi vedremo sul campo, sulla carta la Juve è favorita. Ma la partita secca con la giusta interpretazione può succedere di tutto" ha proseguito il tecnico, che successivamente ha provato a guardare a ciò che servirà per battere la Juve. "Dovremo fare la partita perfetta. L'abbiamo già incontrata, in campionato qui avevamo fatto una buona gara senza rischiare nulla, poi alla prima disattenzione segnò Khedira. Allo Stadium meritammo di perdere. Giochiamo in uno stadio abituale per noi, vorremmo fare una partita da Lazio. Solo così possiamo giocarcela domani".

Inzaghi analizza successivamente lo stato di salute, soprattutto mentale, dei bianconeri, reduci dalla sconfitta contro la Roma che non ha consentito ai bianconeri di conquistare aritmeticamente lo Scudetto: "La Juve è la Juve indipendentemente dall'ultimo risultato di campionato. Avrei preferito giocare domani, l'ho sempre detto, la Juve in finale di Coppa per noi italiani è un motivo d'orgoglio. Secondo me siamo in un buon momento di forza, siamo consapevoli dei nostri mezzi". Ed ancora, riguardo l'aspetto tattico della gara, il tecnico non si sbilancia: "Conta l'interpretazione, so di avere una squadra matura. Incontreremo la Juve, adesso non abbiamo indicazioni precise, se giocheranno a 3 o a 4. Ma sappiamo che incontriamo una grandissima squadra piena di campioni, che in Italia è avanti a tutti. Non si vincono a caso 6 scudetti consecutivi. Gli abbiamo fatto i complimenti stamattina dal Papa, poi nel calcio può succedere tutto".

Ed infine, sul significato della sfida per l'Inzaghi uomo e sul tipo di gara che si aspetta, il tecnico chiude così prima di dare la parola a Biglia: "Sono orgoglioso di allenare questa squadra e questi ragazzi. Sapevo cosa mi avrebbero dato già dall'anno scorso, sapevo che mi avrebbero seguito. Siamo cresciuti,abbiamo incontrato qualche difficoltà come con il Chievo, perdemmo una partita incredibile ed eravamo scivolati al quinto posto. Ma sono rimasto tranquillo, avevamo perso facendo 25 tiri in porta. La partita? Sono due squadre mature, la Juve si difende bene anche dietro la palla, dobbiamo girarla in modo veloce. La Juventus schierata è difficile da scardinare. Dovremo cercare di essere intensi e determinati".

Biglia prende parola ripensando alla stagione che va chiudendosi, con la Lazio che ha iniziato l'annata lontana dalle luci della ribalta prima di prendersele sul campo, con la conquista della finale di Coppa Italia e del quarto posto: "La stagione è iniziata storta, grazie al mister le cose sono andate a posto. La finale all'inizio era una cosa lontana. Ora conta il risultato di domani, ci si ricorda sempre solo di chi vince. Veniamo da una sconfitta con la Fiorentina che ci ha fatto male perché vogliamo tenere il quarto posto. Come sta la squadra? C'è un po' di nervosismo, non è facile, giochiamo contro l'unica squadra in corsa ancora su 3 fronti. Non sarà facile, ma dobbiamo credere in noi. Siamo arrabbiati anche noi dell'ultima partita, abbiamo voglia di conquistare il trofeo".

Un breve passaggio anche sui precedenti, del tutto negativi, contro la Juventus e cosa deve cambiare per invertire la rotta: "In primis l'approccio, l'ultima volta abbiamo fatto una brutta figura. Dobbiamo ricordare la partita dell'Olimpico ed essere concentrati 120 minuti. Cosa servirà per batterli? Servirà tutto, cuore, intelligenza, determinazione. Tante cose. Stiamo lavorando bene, dobbiamo essere sereni, abbiamo fatto un bel percorso, domani sarà una partita secca. Dobbiamo dare tutto quello che abbiamo dentro. Ognuno ha punti deboli da migliorare. La Juve è una squadra da seguire, una delle più forti d'Europa. Ha tanti campioni, gente che ha vinto. Noi stiamo lavorando sui nostri punti forti e deboli. Sulla carta non siamo favoriti ma dobbiamo crederci".