A Roma cresce l'attesa per la finale di Coppa Italia che si disputerà domani sera allo Stadio Olimpico, e vedrà opposte, l'una contro l'altra, in gara secca, Lazio e Juventus. Mentre sul campo Simone Inzaghi prosegue la preparazione in vista del 'gran ballo', ad intervenire ai microfoni di Mediaset Premium è stato il direttore sportivo della squadra biancoceleste, Igli Tare. Ha commentato così la partita che la Lazio affronterà contro i campioni d'Italia in carica: "Non c'è dubbio che quella di domani sera sarà una partita difficile. La Lazio arriva con la consapevolezza di essere una squadra in buona salute che in questa stagione è cresciuta tantissimo. Non partiamo sconfitti, giochiamo in casa. La Juve ora è la migliore squadra in Europa, senza dubbio. Noi siamo capaci anche di compiere exploit, siamo arrivati fino in fondo a questo trofeo, e ci teniamo particolarmente ad alzare la coppa, nel nostro stadio".

Esprime la sua opinione su Keita Balde, giocatore finito in copertina grazie alle sue ultime prestazioni, maiuscole, offerte in campo con la maglia biancoceleste: "Non ha mai avuto la possibilità di giocare un campionato da protagonista. Quest’anno, grazie ad Inzaghi, ci sta riuscendo. Simone è l’uomo in più della Lazio ed il suo lavoro è sotto gli occhi di tutti. Lui ha grande talento, ha corsa, tutte qualità che stiamo sfruttando. Ovviamente però, il buon campionato fatto dalla squadra ha anche altri protagonisti. Tutta la rosa quest'anno è stata super, dai titolarissimi, fino a coloro che hanno giocato meno".

Intanto, poche ore fa, le due squadre sono state ricevute da Papa Francesco, come è ormai prassi fare nel giorno dell'immediata vigilia della finale di Coppa Italia. Il Pontefice ha accolto le due squadre nella Sala Clementina, insieme ai dirigenti della Lega Nazionale Professionisti della Serie A ed insieme a Maurizio Beretta. "Mi congratulo con le due squadre, Juventus e Lazio, oltre a raggiungere ottimi risultati, sono molto amate dagli sportivi. Coloro che sono considerati campioni diventano facilmente figure di riferimento. Perciò ogni gara è una prova di equilibrio, di padronanza di sé, di osservanza delle regole. Chi, col proprio comportamento, sa dare prova di tutto ciò, diventa un esempio per i suoi ammiratori. E’ quello che auguro ad ognuno di voi: di essere testimoni di lealtà, di onestà, di concordia e di umanità".

Il Papa parla poi anche di violenza negli stadi, problema annoso legato al gioco del calcio: "Questi atti turbano il sereno svolgimento delle partite e il sano divertimento della gente. Auspico che, per quanto è in vostro potere, possiate sempre aiutare l’attività sportiva a rimanere tale e, grazie all’impegno personale di tutti, ad essere motivo di coesione tra gli sportivi e nell’intera società". Conclude l'intervento con un augurio: "Vi ringrazio di cuore per la vostra visita e vi auguro di fare davvero una bella partita".