A poco sono valse le raccomandazioni del tecnico Simone Inzaghi. La Lazio, con il pass per l'Europa League ormai in tasca, è già rivolta alla finale di Coppa Italia, che si disputerà all'Olimpico contro la Juventus, mercoledì sera. Dunque, motivazioni rivolte soprattutto al match contro i bianconeri, il quale ovviamente assume importanza capitale, in quanto in palio c'è un trofeo, che in casa biancoceleste manca dal maggio 2013, da quando Senad Lulic graffiò la Roma e consegnò la coppa alla Lazio. In conferenza stampa Inzaghi era stato piuttosto chiaro: "Non bisogna calare l'attenzione in queste ultime tre partite" ed invece la sua squadra, dopo aver vissuto un primo tempo dignitoso, in cui ha sofferto poco la Fiorentina, squadra visibilmente in affanno, ed anche modesta, nel secondo tempo è crollata.

Turnover totale per la Lazio. Spazio a chi ha giocato meno, Radu rispolverato in difesa, Patric e Murgia a centrocampo, Luis Alberto e Keita Balde - uno dei pochi titolarissimi in campo - a supportare Djordjevic. I ragazzi di Simone Inzaghi di certo dovranno recitare un mea culpa per come hanno gettato via la partita. Passati in vantaggio con un gol del solito Keita Balde, giunto a quota 15 nella casella dei gol realizzati in questo campionato, non hanno saputo gestire il risultato. La Lazio ha spento la luce, permettendo il ritorno degli avversari. L'orgoglio, ferito, della Fiorentina esce fuori. Paulo Sousa, molto contestato dalla Curva Fiesole, attua quei correttivi necessari per cambiare definitivamente la partita. La Lazio, praticamente inerme, si consegna alla Viola che colpisce i rivali con i gol di Babacar, Kalinic, e l'autorete, davvero sfortunato ed anche goffo, di Lombardi. Risultato completamente ribaltato, i biancocelesti perdono la bussola, squadra slegata tra i reparti, incapace di arginare le ripartenze della Fiorentina. Inzaghi, sbracciante in panchina, può solo veder crollare la sua squadra al Franchi. Murgia, nel finale, di testa, rende il passivo meno amaro, ma non cambia il destino del match. E' ancora Luis Alberto, in questa 'Lazio B' ad ergersi a protagonista. Nel pomeriggio fiorentino, dà un saggio completo delle proprie qualità tecniche: tunnel a Borja Valero, poi la punizione stampata sulla traversa superiore, poi ancora lanci, assist di tacco e giocate di classe sopraffina. Lo spagnolo s’impegna persino in pressing, ha voglia e lo si vede in campo.

Inzaghi oltre a perdere la gara, perde per infortunio anche Lukaku e Parolo. Il laterale sinistro belga è costretto ad uscire dal terreno di gioco a fine primo tempo per aver rimediato uno stiramento, mentre il centrocampista nel finale alza bandiera bianca, dirigendosi in panchina lasciando la sua squadra in 10 uomini, poichè già esauriti i jolly dei cambi. Sensazioni non positive, per entrambi, ma il tecnico incrocia le dita e spera di recuperarne almeno uno per la finale di Coppa Italia, in programma tra tre giorni. Cresce l'attesa, e purtroppo anche i pensieri di Inzaghi.