"Domani abbiamo una partita importante per consolidare il quarto posto. Faremo di tutto per affrontarla al meglio, non sarà semplice perché la Fiorentina si sta giocando l'Europa". Nonostante l'Europa League ormai ufficiale, tiene alta la tensione della sua Lazio Simone Inzaghi, deciso a prepararsi al meglio per la finale di Coppa Italia, da disputare contro una Juventus in forma ed involata verso il triplete. Prima dei bianconeri, però, i laziali dovranno regolare la Fiorentina, squadra indomita che cercherà di fare punti per continuare la rincorsa verso la seconda competizione continentale europea.

Interrogato sul possibile undici schierabile contro i viola, Inzaghi non si espone, dando poche ma importanti informazione ai cronisti presenti. "Qualcuno potrà riposare, vedremo chi. A me però non piace parlare di turn over, considero tutti i miei ragazzi giocatori di prima fascia. In generale sono stati tutti protagonisti, chi più chi meno. Ripeto, ci saranno dei cambi ma non parliamo di prime o seconde scelte. A Roma resteranno Marchetti, Milinkovic-Savic e De Vrij che hanno avuto qualche problema dopo la Samp". Inevitabile, dunque, il pensiero alla finale di Coppa Italia, da giocare contro una corazzata apparentemente imbattibile: "Ci penseremo dopo la sfida di domani, perché abbiamo l'obbligo di far bene con la Fiorentina. Sapevo che saremmo migliorati e così è stato, la squadra ha sempre lavorato e creduto in ciò che facciamo". 

Data l'ottima stagione, passaggio obbligato su alcuni suoi atleti, al centro di un ottimo momento di forma: "Djordjevic è un giocatore che ho voluto trattenere perché gode della mia stima. Ha pagato la stagione strepitosa di Immobile. Si parla dei 100 milioni di Belotti che ha fatto 25 gol, ma Immobile ha fatto 22 gol in campionato e 3 in Coppa. Le presenze ed il minutaggio di Djordjevic sono frutto del gran lavoro di Ciro. Domani giocherà, sarà una buona occasione per lui. Luis Alberto? E' un giocatore importante, ha impiegato un po' per ambientarsi ma da gennaio ha cambiato marcia e mi sta mettendo in difficoltà. Io ci punto, sa che mettendo le sue caratteristiche al servizio della squadra potrà essere importante. Domani partirà titolare, per noi sarà una risorsa anche il prossimo anno".

Tanto contento dei suoi ragazzi quanto silenzioso sui suoi meriti, Inzaghi non si sente una rivelazione dell'anno, sottolineando l'impegno che costantemente mette in campo: "Io sono partito con tanta voglia, sapevo che avrei trovato un gruppo disposto a seguirmi. Ci siamo lasciati dietro Milan, Inter e Fiorentina, tutte grandi squadre. Questo per noi è motivo di orgoglio ma vogliamo continuare a crescere e fare cose importanti. Io ho un grandissimo staff, abbiamo cercato di trasmettere le idee al gruppo ma il merito più grande va ai giocatori che sono stati intensi, determinati e aggressivi". 

Ultima analisi, poi, sul record di punti della Lazio, che potrebbe cancellare in un sol colpo anni bui ed avari di soddisfazioni: ""Ci teniamo tantissimo perché vogliamo consolidare il quarto posto. Non dobbiamo mollare, siamo orgogliosi e vogliamo continuare a cominciare proprio dalla gara di Firenze. Il paragone con Maestrelli? "Fa piacere, so che uomo era. Spero un giorno di poter ottenere qua i suoi risultati".