L'esonero di Stefano Pioli ha dato il via al nuovo toto-allenatore. La proprietà Suning ha deciso di dare il via ad una rivoluzione completa, per cercare di riportare l'Inter alle posizioni di vertice ed in Champions League e negli ultimi giorni ha ufficializzato i primi tasselli della nuova dirigenza che verrà.
La lotta per la panchina al momento sembra restringersi su un terzetto composto da Antonio Conte, Diego Simeone e Luciano Spalletti. I primi due in particolare sono i sogni, il primo preferito dalla dirigenza cinese, il secondo sospinto da Javier Zanetti (suo caro amico). Spalletti in questo momento è il terzo incomodo, ma sembra che possa essere scelto solo nel caso Conte e Simeone decidessero di rimanere al Chelsea e all'Atletico Madrid. Gli indizi però degli ultimi giorni, sembrano allontanare l'argentino dalla panchina dell'Inter, mentre chi si avvicina è il tecnico originario di Lecce. Andiamo a riassumere una serie di coincidenze occorse nelle ultime settimane.
OFFERTA UFFICIALE - A quanto pare di offerte Antonio Conte ne ha ricevute parecchie da gennaio. Infatti Suning ha intenzione di non farsi trovare impreparata, programmando la stagione al meglio sin dall'estate per poter effettuare i giusti interventi sul mercato e costruire la squadra su misura. Evitando per cui l'errore effettuato nella scorsa stagione, quando arrivarono acquisti richiesti da Roberto Mancini (uno su tutti il turco Caner Erkin, rispedito prima della fine del mercato in Turchia, ma che di fatto ha bloccato uno slot da extracomunitario) che non furono apprezzati da Frank De Boer. Inizialmente si parlava di 5-6 milioni a stagione, ora pare che l'ultima e definitiva offerta recapitata sia di 70 milioni per 5 stagioni, in modo da programmare un ciclo e non solo una stagione. Il Chelsea sicuramente risponderà con una controfferta, non lasciandosi scippare così l'allenatore che ha riportato la squadra in vetta. Starà poi a Conte l'ultima parola per quanto riguarda la questione.
PROBLEMI A LONDRA - La famiglia del coach salentino non si è mai trasferita a Londra per scelta della moglie e da indiscrezioni pare che Conte soffra questa distanza. Un ritorno in Italia sarebbe plausibile proprio per la possibilità di ricongiungersi anche con la figlia e la consorte, che oramai vede solo a distanza di settimane.
Inoltre da indiscrezioni pare che ci siano problemi tra Conte e Marina Granovskaia, braccio destro di Roman Abramovich, che non ha permesso all'allenatore di portare il suo intero staff al Chelsea, ma solo una parte. Nelle ultime settimane pare che si siano aperti spiragli, anche per convincere Conte a rimanere a Londra, ma non è detto che basteranno per ricucire il rapporto fra i due.
SABATINI, ORIALI E STELLINI - Nella giornata di ieri è stato ufficializzato l'accordo con Walter Sabatini, che sarà il direttore e advisor principale dei club sotto l'egida di Suning. Negli ultimi mesi pare siano stati più di uno gli incontri tra l'ex-Roma e Conte a Londra ed è possibile che il nuovo direttore stesse già lavorando in incognito per cercare di avvicinare le parti. Il ritorno di Gabriele Oriali come club manager spinge sempre verso la stessa direzione, visto che una volta lasciato il club nerazzurro, l'ex centrocampista ha collaborato con Conte nell'esperienza sulla panchina della nazionale italiana. Proprio in quella situazione pare si sia instaurato un buon rapporto fra i due, che potrebbe continuare alla guida dei meneghini.
La notizia lanciata ieri da varie testate riguardo Cristian Stellini porta sempre nella stessa direzione. L'Inter pare infatti abbia richiesto in via ufficiale al Genoa la possibilità di trattare con l'attuale allenatore della primavera della squadra ligure, per poterlo inserire nello staff della prima squadra. In particolare l'ex-giocatore è stato uno dei più stretti collaboratori di Conte a Siena e Torino e potrebbe essere l'ennesimo passo per convincerlo.
MERCATO IN STANDBY - Molti affari sembra siano ai dettagli, dall'acquisto dei due promettenti Domenico Berardi e Patrik Schick agli interventi sulla difesa. In particolare per quanto riguarda il secondo pare che il DS Ausilio abbia praticamente concluso l'affare sulla base di 25 milioni più il prestito fino al 2018 del ceco all'attuale società di appartenenza (Sampdoria) ed aspetti solamente il via libera da Nanchino. Per quanto riguarda la difesa invece sembrava molto vicino il greco della Roma Kostas Manolas, ma negli ultimi giorni secondo la Gazzetta dello Sport la società di Milano pare abbia concentrato le sue attenzioni su un altro difensore della società romana: Antonio Rudiger. L'agente del tedesco ieri ha direttamente confermato che i nerazzurri hanno effettuato un'importante offerta per il suo assistito ed anche in questo caso la scelta non sembra casuale. Il difensore infatti sembra molto più adatto per una difesa a tre (tipica di Antonio Conte, abituato a variare dal 3-4-3 più offensivo al 3-5-2, ma mantenendo sempre i 3 dietro) rispetto al greco. Anche l'affare che riguardava Ricardo Rodriguez sembra essersi arenato, quasi come se l'Inter non fosse più alla ricerca di due semplici terzini (che dovrebbero giocare più alti in un modulo di Conte).
POTERE FORTE - Antonio Conte si instaurerebbe alla Pinetina come un manager a pieni poteri oltre che allenatore. Sarebbe la personalità forte che negli ultimi anni è mancata nello spogliatoio e che ha permesso la creazione di varie fazioni contrastanti all'interno dello spogliatoio. Il pugno duro contro alcuni giocatori potrebbe portare a rotture insanabili, ma visti i pessimi risultati ottenuti nelle ultime stagioni la società è disposta a correre anche questo rischio. Il budget iniziale per i trasferimenti dovrebbe essere importante (si parla di circa 150 milioni di euro) e potrebbe anche essere rimpolpato dalle cessioni necessarie per rispettare i paletti del FPF. In particolare i due croati Marcelo Brozovic e Ivan Perisic sembrano pronti a spiccare il volo verso la Premier League e potrebbero portare nelle casse ulteriori 100 milioni. Le plusvalenze sarebbero molto importanti visto che il primo è stato pagato circa 8 milioni, mentre il secondo poco più del doppio del primo (18 milioni).
Una rivoluzione societaria, che parte dalla dirigenza e arriverà al campo. Manca solo colui che orchestrerà il tutto, per creare nel minor tempo possibile il sistema per riportare l'Inter ai vertici ed in Champions League, coppa cara che manca addirittura dal 2011. Sarà Antonio Conte l'uomo designato? Gli indizi portano a lui, serve qualche settimana e poi le certezze emergeranno.