Cosa sta succedendo in casa Inter? E' la domanda che tutti i tifosi si pongono da ormai diverso tempo. E' inutile nascondersi e fare tanti giri di parole: la famosa ricostruzione post "triplete" non è mai stata del tutto convinta e mirata. La rosa è sicuramente molto forte, e può vantare tanti calciatori di caratura internazionale, ma l'aspetto che ha fatto la differenza negli ultimi anni è stata la cattiva progettazione e l'acquisizione di calciatori non funzionali alle esigenze degli allenatori, un fattore che negli ultimi anni non ha mai trovato stabilità.

E' proprio sulla questione allenatore che vogliamo soffermarci: ieri sera è arrivato l'esonero di Stefano Pioli, una decisione che circolava da diverso tempo. La squadra è stata momentaneamente affidata a Stefano Vecchi, tecnico della Primavera che aveva già sostituito De Boer qualche mese fa. L'andamento dell'ex laziale, però, è stato positivo: tralasciando le ultime apparizioni (7 risultati negativi di seguito, con ben 5 sconfitte e 2 pareggi), Pioli per diverso tempo ha portato la sua squadra nelle zone alte della classifica, sfiorando e accarezzando il sogno di poter insidiare il Napoli per il terzo posto. Al suo debutto in panchina è riuscito a pareggiare in extremis il derby di Milano, ma la settimana dopo ha salutato l'Europa League. Vittoria con la Fiorentina e, successivamente, pesante sconfitta contro il Napoli che ha chiuso il discorso Champions League. Dopo quella pesante sconfitta, l'Inter è riuscita a vincere 7 partite di fila, di cui 5 senza subire gol, recuperando in classifica dall'undicesimo al quarto posto; con le due vittorie in Europa League e Coppa Italia il conto è salito a 9. Con lui le cose non sono andate così male, ma alla fine ha pagato lo scarso rendimento delle ultime giornate. Uno smarrimento di gruppo dopo il 7-1 casalingo all'Atalanta.

Per il momento la squadra è stata affidata a Vecchi, ma il gruppo Suning ha già reso noto che si è prontamente messo alla ricerca del nuovo allenatore per la prossima stagione. I più corteggiati restano sempre Conte e Simeone, ma occhio anche alla situazione di Luciano Spalletti. Con l'arrivo in società di Walter Sabatini (individuato come supervisore tecnico delle squadre di proprietà Suning, tra le quali anche l'Inter), si potrebbe surriscaldare questa pista perchè il tecnico non ha intenzione di rimanere alla Roma e potrebbe, quindi, accettare l'idea di sposare il progetto dei nerazzurri e di riabbraciare Sabatini. Sotto con il lavoro anche Piero Ausilio, alla ricerca di uomini per completare il pacchetto dell'organigramma per quanto riguarda la struttura tecnica.

Come vi abbiamo detto in precedeza, Walter Sabatini è ufficialmente all'interno dell'Inter, un chiaro segnale della voglia di Zhang di rinforzare la propria scuderia, senza porsi dei limiti. Ausilio è stato confermato come responsabile del mercato per altri 3 anni, e Suning ha prontamente deciso di instaurare una nuova figura al suo fianco  (come ben sappiamo, Sabatini è famoso per le sue grandi intuizioni, basti ricordare quanto materiale ha fornito al Palermo qualche anno fa). La presentazione dell'ex ds romanista è in programma in Cina, insieme a quella di Lele Oriali, altro membro ritornato alla base su ordinazione cinese.

Poi ci sarà da affrontare anche il capitolo dello stadio. L'idea di Suning è quella di costruirne uno nuovo, ma per farlo dovrà prima passare per il Comune e per il Milan. Il gruppo cinese ha valutato come aree quelle dell'ex Falck a Sesto San Giovanni, e un pezzo dell'ex piastra Expo a Rho. Scelta voluta per aumentare i ricavi del club. Se il Comune di Milano non dovesse dare l'ok, la nuova proprietà cinese opterà per la restaurazione di San Siro. Al momento è una questione appesa perchè l'Inter vuole prima risolvere i problemi riguardanti il campo. Con il tempo ci sarà l'accelerata decisiva.

Dopo aver analizzato tutte queste questioni, l'Inter dovrà comunque provare a vincere le ultime tre partite rimaste per centrare la qualificazione in Europa League. Domenica ci sarà il match casalingo contro il Sassuolo, e il neo tecnico dovrà rinunciare agli squalificati Medel e Kondogbia. Alla Pinetita, occhi puntati sul recupero di Miranda, mentre toccherà a Brozovic sostituire l'ex Monaco. Dubbio anche sull'out di sinistra, con Nagatomo insidiato sia da Santon che da Ansaldi. Altro ballottaggio da sciogliere è quello del trequartista: Banega dovrebbe partire titolare, ma nelle ultime ore sono salite le quotazioni di Joao Mario e Eder.