Clamorosa ultim'ora in casa Inter: la dirigenza nerazzurra ha deciso di esonerare il tecnico Stefano Pioli, al suo posto Stefano Vecchi traghettare la squadra fino a fine campionato. Dopo Mancini e De Boer, anche l'allenatore parmigiano viene immolato sull'altare del novo progetto dell'Inter di Suning.

L'aria pesante, tuttavia, ha inasprito gli animi, concretizzando quello che sembra più un atto di disperazione che una reale presa di posizione tecnica. Ausilio e Zanetti avevano già provveduto a strigliare la squadra nel pomeriggio, in serata la clamorosa decisione che ha spiazzato tutti. È evidente la volontà di dare un segnale forte all'ambiente e alla squadra, ma non è detto che l'ennesimo avvicendamento possa essere la via migliore. 

La crisi di risultati, la situazione negativa generale e le mancate ambizioni di classifica avevano fatto precipitare l'Inter in un baratro di impotenza e rassegnazione, l'allontanamento di Pioli è certamente un escamotage per dare la scossa. Una scossa che, inevitabilmente, avrà ripercussioni, positive o negative che siano, soprattutto da un punto di vista psicologico. Fatto sta che Stefano Pioli se ne va da sconfitto, passato rapidamente da cinico condottiero a semplice legionario inaffidabile.

La notizia dell'esonero arriva a poche ore dall'indiscrezione lanciata dal canale ufficiale di Suning riguardo al prossimo ingaggio di Walter Sabatini. L'ex-DS di Roma, Palermo e Lazio firmerà il contratto per diventare il nuovo direttore dello Jiangsu Suning, nonchè senior advisor dell'Inter e dei due prossimi club europei (Mouscron in Belgio e Gil Vicente in Portogallo) in procinto di entrare sotto il controllo della società di Zhang Jindong.

Pioli è l'ennesima, illustre, vittima di un'Inter post-tripletiana che non ha mai smesso di stupire. Da De Boer a Pioli, passando per Vecchi, fino a ritornare di nuovo all'ex tecnico della primavera. Un ciclo strano, di un'Inter mai così zampariniana, che oltre a confondere e scoraggiare i propri tifosi, finirà per confondere proprio se stessa.

Il comunicato