"Arrivare in Europa? Sarebbe qualcosa di veramente importante, soprattutto pensando da dove siamo partiti. Ci siamo meritati questo, ora dobbiamo fare l'ultimo sforzo, vediamo il traguardo ma ci mancano ancora alcuni punti. Non abbiamo un calendario semplice, in mezzo avremo molto probabilmente la finale di Coppa, non dobbiamo abbassare la guardia".

Simone Inzaghi non è tipo di facili entusiasmi e, nonostante la carica di adrenalina che ha portato la vittoria del derby contro la Roma domenica scorsa, prova a tenere tutti, giocatori ed ambiente, con le cinture di sicurezza bene allacciate in vista dell'arrivo della Sampdoria di Marco Giampaolo. Alla sua Lazio bastano pochi punti per sigillare la qualificazione alla prossima Europa League e, in conferenza stampa, il tecnico ha ribadito proprio l'importanza di questo risultato, ottenuto con lavoro e dedizione. Una stagione straordinaria, impreziosita da numeri e statistiche che qualificano il lavoro di Inzaghino, che tuttavia teme la sfida di domani contro i doriani. 

"Guardiamo le statistiche, abbiamo fatto il record di vittorie esterni, pensiamo anche a quello dei punti. Ma domani abbiamo una partita difficilissima, dobbiamo affrontare la Samp nel migliore dei modi. Dopo il derby le partite possono diventare insidiose, ho messo la squadra in guardia, dobbiamo avere l'approccio giusto contro una squadra allenata bene da Giampaolo. Verranno qui per fare bella figura. Mi aspetto una partita con ritmi intensi, dovremo essere determinati. Dovremo avere l'approccio giusto, per noi è fondamentale".

Riguardo lo stato psicofisico della sua squadra e sull'infermeria, Inzaghi prosegue così: "Stiamo bene, abbiamo avuto due giorni di meritato riposo, da mercoledì abbiamo cominciato a lavorare bene. Ci aspetta una partita complicata, la giocheremo in casa, domani avremo un bellissimo stadio, ancora più bello della gara con il Palermo. Indisponibili? Dovremo vedere nella rifinitura di oggi. A parte Marchetti, ieri avevo alla fine dell'allenamento avevo Biglia e Luis Alberto con qualche problemino. Speriamo di risolvere oggi. Abbiamo l'allenamento nel pomeriggio, ieri le sensazioni erano positive, vedremo oggi". 

Inoltre, un passaggio doveroso anche sulla stagione superlativa di Strakosha tra i pali, partito per fare il vice e di fatto portiere titolare per i continui infortuni di Marchetti: "L'ho avuto tra i ragazzi, sta facendo grandissime cose. Il ruolo del portiere è delicato, si è ritrovato in una situazione non semplice, avevamo le semifinali di Coppa e altri match importanti davanti. Ha sfruttato l'occasione, ha la mia piena fiducia. Il prossimo anno farà sicuramente parte della nostra rosa".

Ed infine, uno sguardo anche al futuro, suo ma non solo: "Io qui sto benissimo, sono laziale, per me è il massimo che mi potesse capitare allenare la Lazio. Dopo tanti anni e sacrifici con i ragazzi, con cui mi sono divertito, ho imparato e vinto, ora manca poco alla fine, abbiamo avuto tutti poco tempo perché siamo stati impegnati. Poi col presidente troveremo una soluzione al più presto. La permanenza dei ragazzi? L'ho detto, vorrei ripartire da tutti i ragazzi, non solo da Keita e Biglia. Chiunque ha giocato quest'anno mi ha dato tutto. Ci sono dei problemi contrattuali con qualcuno, Keita è unoi di questi, lo vorrei con noi. Lo stimo, ci fa la differenza, sta bene nel gruppo, si sacrifica, lavora, è uno che vorrei sempre con me. La società sa il mio pensiero, farà di tutto per accontentarmi".