Gioco, partita, incontro. L'errore di Nagatomo è la pietra tombale su Inter-Napoli, un errore che permette a Callejon di siglare il gol del vantaggio e avvicinare i partenopei al secondo posto. Partita sostanzialmente equilibrata, ma gli azzurri hanno mostrato qualità tecniche e collettive invidiabili. L'Inter non c'è più, o probabilmente non c'è mai stata. La squadra di Sarri ne approfitta e non lascia scampo ai pavidi nerazzurri.
Inter-Napoli non è mai una partita scontata, neppure coi meneghini feriti e i partenopei sbadati. La squadra del patron De Laurentiis, alla luce della sconfitta della Roma nel derby, sente l'odore del sangue ma c'è l'ostacolo Inter da superare. I ragazzi di Pioli sono passati, in meno di un mese, da una media-punti scudetto ad un trend da retrocessione. Il ritiro punitivo, complici le dicerie destabilizzanti nei confronti dell'allenatore, ha contribuito a rendere pesante l'aria di Appiano, dove non si aspetta altro che la fine di questa sciagurata stagione.
Stefano Pioli scioglie i suoi dubbi alla luce di alcuni (importanti) forfait dell'ultimo minuto. Non c'è Perisic nell'undici di partenza. Il croato, in dubbio da metà settimana, è costretto ad arrendersi alle noie muscolari. Sorprendentemente out anche Miranda, per il brasiliano risentimento muscolare al retto anteriore della coscia destra. Fuori anche Kondogbia e Ansaldi. La difesa è composta da Medel, Murillo, D'Ambrosio e il redivivo Nagatomo. A centrocampo, la coppia Brozovic-Gagliardini. Joao Mario sulla trequarti, a sostegno del tridente Eder-Icardi-Perisic.
Maurizio Sarri, dopo aver analizzato le possibili contromisure, opta per il classico 4-3-3, riportando la coppia Diawara-Zielinski assieme all'onnipresente Hamsik. In difesa torna Ghoulam, dopo le ultime buone prestazioni da parte di Strinic. Con lui i soliti Albiol, Koulibaly e Hysaj. Nessuna chance per Milik, nonostante il gol nel finale di gara col Sassuolo. Il polacco, secondo Sarri, non è ancora pronto per tornare al centro dell'attacco azzurro.
Dirige la sfida Gianluca Rocchi, Napoli e Inter si apprestano a darsi battaglia fino all'ultimo sangue. L'avvio di gara sembra un canone già scritto, il Napoli gestisce il possesso, attirando il pressing dell'Inter, per poi colpire con delle verticalizzazioni improvvise. I nerazzurri, rimaneggiati e feriti, non si snaturano, puntando ad aggredire alti la formazione di Sarri sperando di recuperare palla sulla trequarti avversaria. Il Napoli gioca a memoria, il primo squillo è di Marek Hamisk che, al decimo minuto, strozza troppo il sinistro da buona posizione. Due minuti dopo risponde Icardi che, avvitandosi su un cross di Brozovic, anticipa tutti trovando solo l'esterno della rete. L'Inter gioca una partita attenta e aggressiva ma, complice una difesa ballerina, risulta difficile arginare le scorribande offensive degli ospiti. Al 14' Insigne ha una ghiotta palla gol ma, dopo una bruciante accelerazione di Mertens, il suo pallonetto finisce largo alla destra di Handanovic.
I nerazzurri interpretano la gara in maniera discreta, cercando di contenere il tridente partenopeo, ma gli attaccanti azzurri vanno a nozze con gli svarioni difensivi dei locali. Al 19' è Callejon, dopo dopo un'apertura magistrale di Hamsik, a scagliare un pallone violento al centro dell'area sul quale Mertens non arriva per un soffio. Due minuti dopo, lo stesso belga sfrutta un recupero palla di Callejon, si beve Medel in contropiede ma si fa anticipare da Samir Handanovic in uscita. La risposta dell'Inter è affidata ad un paio di conclusioni velleitarie di Candreva e Brozovic, ma è ancora il Napoli ad andare vicino al vantaggio con un colpo di testa in tuffo di Marek Hamsik (25'). Circa dieci minuti dopo, Dries Mertens ha l'occasione più ghiotta della partita: fa tutto Zielinski che penetra sulla trequarti e serve un pallone d'oro in verticale al folletto belga, il quale cerca il tocco sotto trovando però solo la parte esterna del palo. Il Napoli gioca sul velluto, andando ancora vicino alla segnatura con Insigne al termine di una splendida azione (37'), ma è solo il preludio al gol del vantaggio. Cross morbido sul secondo palo di Insigne, Nagatomo sbaglia clamorosamente l'intervento mettendo Callejon solo davanti ad Handanovic e lo spagnolo non sbaglia, facendo dieci in questo campionato (43'). L'errore grossolano del terzino giapponese inibisce psicologicamente la squadra di Pioli che, colpita duramente alla fine della prima frazione, non riesce a reagire. Il primo tempo si chiude col vantaggio partenopeo.
La seconda frazione si apre senza nessun cambio da entrambe le parti. Il Napoli non modifica il suo atteggiamento, cercando di proporre gioco a tutto campo. L'Inter prova a reagire, ma più che col gioco sembra buttarsi avanti disperatamente con la voglia e col cuore. Nonostante questo, la prima grande occasione del secondo tempo capita sui piedi di Lorenzo Insigne; siamo al 53', dopo una serpentina di Mertens il pallone carambola ai 25 metri sui piedi dell'esterno azzurro che scarica un destro a giro che si spegne a cinque centimetri dal palo ad Handanovic battuto. Dieci minuti dopo è ancora un ispirato Lorenzo Insigne a costringere l'estremo difensore sloveno a rifugiarsi in angolo. L'Inter dà segni di vita al 65', quando Icardi si stacca dalla marcatura dei due centrali e serve un cioccolatino a Candreva, ma il suo destro al volo non è preciso.
L'ingresso di Perisic sembra aver rinvigorito i meneghini, ma il Napoli non accenna cali. Successivamente, doppia grande occasione per gli ospiti: al 67' è Rog ad impegnare Handanovic, con un destro ad incrociare dopo un invito di Mertens, mentre al 69' è Insigne col tacco a chiedere la risposta del numero uno nerazzurro dopo un'ottima azione di Ghoulam. Lo 'scugnizzo' di Frattamaggiore sembra davvero indiavolato e sfiora per l'ennesima volta il gol su conclusione a giro. L'Inter, dopo dieci minuti di apnea, torna ad affacciarsi dalle parti di Reina con una gran conclusione al volo di Perisic, ben neutralizzata dal portiere spagnolo. Dopo la consueta girandola di cambi, è l'Inter a spingere sull'acceleratore sfruttando la tecnica del neo entrato Banega che prova a predicare calcio. Il Napoli cerca di addormentare la partita, affidandosi alle sortite di Milik, Allan e Rog. I padroni di casa provano a buttare il cuore oltre l'ostacolo ma senza riuscire ad impensierire la formazione di Sarri. Dopo i tre minuti di recupero, nonostante l'ultimo disperato tentativo dell'Inter con Nagatomo, il Napoli si prende partita e bottino pieno.
I partenopei hanno giocato un'ottima gara, mostrando sicurezza nella gestione del possesso e dei momenti di difficoltà nelle rare sortite interiste. Una vittoria fondamentale per la squadra di Sarri che in quel di San Siro ha dato spettacolo, concretizzando poco ma riuscendo a portare a casa l'intera posta in palio. La prestazione dell'Inter non è tutta da buttare, nonostante sia stata sprecata un'ottima occasione per riagganciarsi al treno Europa. Dopo le ultime prestazioni negative, Pioli pareva aver preparato bene la partita, ma la superiorità del Napoli è stata evidente. Gli azzurri possono sorridere e mettere nel mirino la Roma (ora distante un punto), l'Inter sembra essere arrivata ad un punto di non ritorno e i tifosi invocano con ansia la fine del campionato.