Alla vigilia del posticipo di domenica sera contro il Napoli a San Siro, Stefano Pioli torna a parlare nella consueta conferenza stampa del day before al termine del ritiro di cinque giorni ai quali è stata sottoposta la squadra. Un match importante quello contro i partenopei, una gara che potrebbe alimentare le residue speranze di Europa per i nerazzurri e rilanciarli dopo un periodo fatto di alti e bassi.
"In questi cinque giorni abbiamo lavorato bene, ci siamo concentrati sulle situazioni che ci stanno penalizzando. Ho visto la voglia giusta per superare il momento delicato. Stare insieme ci è servito soprattutto a questo, a spiegarci, a lavorare e incontrarci collettivamente e singolarmente. Dobbiamo ritrovare la continuità, l’attenzione per iniziare al meglio la partita e starci dentro con determinazione.”
Pioli delinea dunque un bilancio positivo del ritiro deciso affinché la squadra potesse ripartire e chiudere al meglio una stagione controversa, quando rimangono cinque gare fondamentali anche per il futuro del tecnico sulla panchina nerazzurra.
"I bilanci si faranno a fine stagione, quelli fatti finora sono solo parziali. Cinque partite sono tante e sono tutto importanti, abbiamo il dovere di dare il massimo fino alla fine. In questi sei mesi sulla panchina dell’Inter se avessi dovuto smentire ogni notizia falsa avrei dovuto convocarvi spesso. Io sono arrivato per concentrarmi sul lavoro e lo stiamo facendo tutti. Siamo tutti responsabili del nostro calo ma domani abbiamo una grande occasione. Ci sono altre 5 partite per dimostrare di che pasta siamo fatti e mi sto concentrando su questo. Sto bene, queste situazioni fanno parte del lavoro, in ambienti così importanti serve mantenere equilibrio e quello non mi è mai mancato. Con la squadra voglio fare il massimo per arrivare meglio in classifica. Il nostro obiettivo finale è quello di essere soddisfatti, se il campionato finisse oggi non lo saremmo.”
E il tecnico dimostra fermezza anche a chi gli chiede se abbia mai pensato di dimettersi e se l‘arrivo del proprietario gli provochi tensione per l’incontro atteso.
"Sulle dimissioni ho già risposto, mai pensato di presentarle e mai ci penserò. Si è persa troppa energia sul mio futuro e poco sul presente dell'Inter. Per costruire il futuro dell'Inter bisogna lavorare bene sul presente. La presenza del chairman è di grande stimolo, parleremo delle nostre situazioni ma ci sarà tempo dopo la partita. Dalla società ho sempre avuto il supporto necessario per sviluppare al meglio i miei compiti.”
Il posticipo contro il Napoli di Sarri sarà la prima sfida per i nerazzurri per provare a rialzare la testa e ritrovare continuità nella speranza di poter agganciare ancora il treno europeo. Pioli dimostra di avere le idee chiare e massimo rispetto per l’avversario.
"Dopo una sconfitta, la partita successiva è un'opportunità e più l'avversario è forte più è difficile ma stimolante. Deve essere una grande motivazione. Quello che si dice su Pioli conta poco, vado avanti per la mia strada, cerco di migliorare assieme ai giocatori. Alla fine vedremo che lavoro sarò riuscito a fare. La distanza in classifica è sicuramente ampia, il Napoli ha avuto più continuità. E' una squadra di grande qualità, organizzata e allenata bene. Lavora insieme da anni e ci sono stati innesti mirati per portare avanti il progetto del tecnico. Per lunghi tratti noi siamo stati di alto livello, i valori li abbiamo e dobbiamo dimostrare di poter essere all'altezza di questo avversario. I numeri del Napoli parlano chiaro, la fase offensiva è di livello altissimo. Noi però siamo pronti per scendere in campo con una strategia ben chiara e voglio che la squadra lo faccia con convinzione e continuità".
Non sarà un match semplice quello contro i partenopei, riuscire a trovare la chiave tattica giusta e ritrovare compattezza e lucidità sarà fondamentale.
"Il mio lavoro è cercare equilibri e analizzare la prestazione al di là del risultato. Con la Juve è stata una delle migliori prestazioni, per esempio. Ogni settimana lavoro sulle nostre situazioni, cerco di capire come interrompere le giocate migliori degli avversari o scoprire i loro lati deboli. Continueremo a fare così al di là del sistema di gioco, le posizioni in campo possono cambiare. Non è stata una settimana facile. Ho allenato un gruppo di persone consapevoli della situazione, cosciente che le ultime prestazioni non ci appartengono e determinato ad avere maggiore lucidità dentro la partita. Il comunicato dimostra che siamo tutti responsabili di questo momento negativo ma siamo una famiglia e stiamo cercando di dare il massimo. I tifosi finora sono stati di grande aiuto e sostegno, alla fine vogliono quello che vogliamo noi: dare il massimo per cercare di vincere".
Il tecnico "osserva" il momento di crisi, il cambio societario, la condizione di alcuni giocatori fino ad ora risultati fondamentali.
"Ogni società ha bisogno di continuità e serenità. Il Napoli da qualche anno si qualifica sempre alla Champions e ha trovato solidità anche economica per programmare un percorso tecnico da migliorare anno per anno. Ci si dimentica facilmente che abbiamo cambiato proprietà da poco, è importante e ambiziosa ma le va dato il tempo per costruire una struttura solida e programmare un percorso tecnico che porterà l'Inter ad altissimo livello. Non c'è stato un calo fisico, abbiamo corso tanto e consumato tante energie fisiche e mentali nella rincorsa. Ma dai dati che abbiamo non risultano cali fisici. In ogni singola partita delle ultime cinque non abbiamo avuto la capacità di avere continuità di gioco di squadra nei 90 minuti e il fatto di aver perso lucidità nelle difficoltà è stato l'aspetto più negativo. I leader ci sono in questa squadra, soprattutto in questo momento c'è bisogno di loro per aiutare gli altri a tirare fuori il massimo. Tutti dobbiamo sentirci responsabili e pretendere da noi stessi il massimo, per poi volerlo anche dagli altri L'infortunio contro la Samp ha rallentato Gagliardini, è un giocatore che fisicamente ama lavorare tanto. Ma sta molto meglio, è importante e forte per il presente e per il futuro. Tirerà fuori il meglio. Le fasi di gioco dipendono dal lavoro di squadra. La fase difensiva è stata meno efficace perché tutta la squadra sta lavorando con meno partecipazione. Bisogna lavorare meglio, soprattutto domani, e tutti dovranno partecipare con sacrificio e organizzazione. Si può prevedere tutto, ho altri due allenamenti e tra stasera e domani mattina farò le mie scelte.”