Sei minuti per esplodere, sei minuti per decidere una partita e, forse, il proprio futuro. Il pomeriggio di ieri, Keita Baldé, se lo scorderà difficilmente. La partita con il Palermo lo ha definitivamente sbloccato in zona gol mettendo a segno tre reti dopo un'astinenza lunga un mese, ma il match contro i rosanero potrebbe essere rappresentare anche la svolta per sbloccare la situazione contrattuale del senegalese.
I primi quarantacinque minuti sul manto erboso dell'Olimpico hanno mostrato un Keita freddo davanti alla porta e sereno fuori dal campo, come hanno testimoniato le parole dopo il triplice fischio finale del suo allenatore Simone Inzaghi. Le sue dichiarazioni, invece, denotano la sua crescita a livello caratteriale, mettendo in primo piano la squadra e solo successivamente la sua prestazione: "E’ la mia prima tripletta. Un bel ricordo, ma soprattutto una bella vittoria, dato che a Genova meritavamo i tre punti. Siamo usciti concentrati e cattivi. Biglia è un giocatore generoso, ha visto il mio sguardo sul rigore. Volevo tirarlo io e l’ha capito." Una maturazione che nessuno si aspettava ad inizio anno, quando l'attaccante scuola Barcellona non partì per il ritiro pre-stagione di Auronzo di Cadore lanciando chiari segnali alla proprietà biancoceleste.
Ora però, grazie all'ottimo lavoro svolto dal tecnico laziale, Keita è un giocatore recuperato e, apparentemente, desideroso di continuare a vestire la maglia delle Aquile, nonostante rimanga da sciogliere il nodo contrattuale. L'attuale accordo con la Lazio scadrà nell'estate del 2018 ed è per questo che la dirigenza romana sta spingendo da inizio anno per trovare l'accordo economico ed allungare così il contratto, evitando una cessione a prezzo di saldo nel corso del prossimo mercato estivo. La tripletta di ieri ha sicuramente riacceso i riflettori sul nazionale senegalese, con le big italiane (Milan e Juventus, su tutte) pronte a scatenare l'asta questa estate.