Le quotazioni di Stefano Pioli come allenatore dell'Inter nella stagione 2017/2018 stanno scemando giornata dopo giornata, caduta dopo caduta.
L'allenatore parmigiano aveva entusiasmato l'intero ambiente con belle trame di gioco, ma soprattutto con tanti punti conquistati sul campo. La "ripresa" di alcuni giocatori aveva giocato anch'essa un ottimo ruolo nella scala di gradimento a favore di Pioli. I vari Kondogbia, Medel, Brozovic e Banega, che con de Boer avevano cominciato male, sembravano essere diventati ciò che gli interisti si aspettavano al momento del loro arrivo a Milano.
Il lavoro dell'ex tecnico della Lazio non è perso, non può esserlo per una serie di partite andate male, questo è sicuro, ma di certo all'Inter non ci si può accontentare dell'Europa League, che dovrebbe essere piuttosto un obiettivo di ripiego e non quello principale da raggiungere. I colpi che hanno dissestato l'ambiente sono sicuramente state le sconfitte con Lazio in Coppa Italia e Roma in campionato; il Crotone è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, il pareggio last minute del Milan nel Derby la stesura della "lapide" di Pioli (contratto in scadenza Giugno 2018).
Suning e tifosi voglio un top allenatore, qualcuno capace di risollevare le sorti di una squadra allo sbaraglio ormai da troppi anni, dalla panchina di Leonardo. Un nome altisonante, qualcuno che abbia effettivamente lasciato il segno a livello Europeo.
La lista dei desideri vede in cima due allenatori che il campionato italiano lo conoscono più che bene, visto che ci hanno giocato prima e allenato poi: Antonio Conte e Diego Simeone. E' chiaro che nessuno dei due scalpiti dalla voglia di abbandonare dei top club come Chelsea e Atletico Madrid - che andranno con tutte le probabilità del caso a giocare la Champions League nel prossimo anno - per approdare all'Inter, che attualmente non è sicura di giocare neanche l'Europa League.
L'unico effettivo modo di assicurarsi uno dei due sarebbe quello di offrire loro un contratto ultra-milionario, un contratto come quello concesso da Moratti a Mourinho ai suoi tempi. Dieci milioni o più di euro, robe da top-player. Aggiungiamo che Simeone non è intenzionato a lasciare Madrid almeno per un altro anno, in particolare vista la costruzione del nuovo stadio dell'Atletico e della continua crescita della sua squadra in quanto ad importanza in Europa. Ormai i Colchoneros sono riconosciuti da tutti come uno dei migliori club al mondo e sarebbe da folli affermare il contrario.
Chiaramente la dirigenza interista conosce benissimo le difficoltà che ci sono (e ci saranno) nel portare a Milano dei tecnici come Simeone e Conte. Ci sono dunque varie alternative, tutte di profilo molto alto.
Le prime due scelte sono Jardim - allenatore che con il suo Monaco sta stupendo l'Europa -, la cui trattativa sarebbe agevolata dalla mediazione di Kia Joorabchian, e Sampaoli - allenatore del Siviglia, squadra che esprime un gioco molto spettacolare e tecnico -, il quale però sembra essere destinato alla nazionale argentina. Poi ci sono Emery, in rotta col PSG dall'eliminazione in Champions League, e Pochettino: il suo giovane Tottenham sembra essere l'unica in squadra in grado di tenere il passo del Chelsea di Conte in Premier League. Riusciranno i nerazzurri a trovare il bandolo della matassa?