Nessuno, probabilmente, si sarebbe aspettato una Lazio del genere. A un passo dalla Champions, in Finale di Coppa Italia. Il merito va attribuito anche a Simone Inzaghi, tecnico che è stato capace di dare una vera identità di gioco alla sua squadra. Che sia difesa a quattro o a tre non fa differenza, perchè i suoi ragazzi hanno perfettamente capito come muoversi in campo e qual è la filosofia dell'allenatore, aspetto chiave e determinante per il conseguimento degli obiettivi. Inzaghi e la Lazio, però, hanno una storia interessante che buona parte degli sportivi conosce già.

L'ex attaccante era stato scelto come traghettatore nella scorsa stagione, ma nel finale di campionato è stato abile e capace di portare a casa buoni risultati che hanno risollevato la squadra da una classifica carente. A luglio, però, Lotito decise di mandarlo alla Salernitana perchè al suo posto sarebbe arrivato El Loco Bielsa. Il risultato? Questo termine spagnolo tradotto in italiano significa "pazzo" e, probabilmente, se gli è stato attribuito questo soprannome, c'è un motivo. Tutto saltato e un precampionato da ridisegnare. Torna Inzaghi, strategie di mercato opposte, con il tecnico laziale che ha prontamente instaurato la sua corrente di valorizzare l'ottimo settore giovanile di cui dispone.

La stagione volge ormai al termine e i risultati sono stati comunque eccezionali. Parliamo di una finale di Coppa Italia e di una posizione in campionato che non ha ancora chiuso del tutto le speranze della Champions League. Gli uomini chiave sono stati tanti, ma due dei veri leader di questa squadra sono sicuramente Ciro Immobile e Milinkovic Savic. Una stagione davvero straordinaria per l'attaccante napoletano, capace di realizzare ben 21 goal in 34 presenze tra campionato e Coppa Italia, arricchite anche da cinque assist. Nell'anno solare 2017 sono ben 12 le reti messe a segno, numeri da vero bomber e soprattutto vero leader. Anche il giovane centrocampista serbo merita una prima pagina: Inzaghi lo ha trasformato, quasi rigenerato e avvicinato all'apice della definitiva consacrazione. Completo, sa far tutto, può anche agire nei panni del trequartista grazie alla sua straordinaria capacità di inserimento. Finora 7 goal messi a segno, con 6 assist in 32 presenze. Ci ha messo tempo per ambientarsi, ma come ben sappiamo l'ambiente capitolino è molto pesante soprattutto per un giovane non abituato a giocare a certi livelli.

Immobile, dopo l'exploit al Torino, era finito nel dimenticatoio, dato quasi per finito o addirittura utile a una squadra di medio-bassa classifica. I numeri parlano chiaro e ha anche conquistato una maglia da titolare nell'Italia di Ventura. Discorso simile anche per Milinkovic, pronto a far sognare sempre di più i tifosi biancocelesti. Mercato? Per adesso non si muovono, anche perchè l'intenzione della società è quella di vendere altri calciatori. E per il prezzo, di entrambi, siamo complessivamente siamo sui 30 milioni, ma se il rendimento continuerà ad essere alto il prezzo è destinato a salire a toccare anche la soglia dei 40-45.