Un Bologna anonimo, colpevolmente compassato, non da seguito alla scorpacciata di gol messa in atto contro il Chievo due settimane fa e crolla nuovamente nell'anonimato. All'Artemio Franchi passa la Fiorentina con il minimo sforzo, grazie ad un gol di Khouma Babacar, subentrato a Nikola Kalinic, infortunato. Poco Bologna, una squadra slegata tra i reparti, con il tridente Krejci, Verdi e Destro quasi mai pericoloso dalle parti del portiere viola Tatarusanu.
Il tecnico dei rossoblù Roberto Donadoni si presenta scuro in volto un sala stampa, analizzando con delusione la sconfitta patita dai suoi al Franchi: "Abbiamo giocato molto male, non abbiamo interpretato al meglio la gara, lasciando spesso l'iniziativa ai nostri avversari. Male sotto tutti gli aspetti, sia dal punto di vista tattico che agonistico. Sul gol di Babacar ci siamo fatti trovare impreparati: quel cross doveva essere preda dei nostri difensori ed invece abbiamo consentito all'attaccante di saltare indisturbato e segnare il gol della vittoria".
Prosegue duramente Donadoni, che catechizza l'approccio insufficiente dei suoi alla partita, elogiando il solo portiere Mirante che ha evitato ai felsinei un passivo molto più pesante: "Loro avevano più motivazioni di noi. Abbiamo perso troppi palloni in uscita, e dunque parecchie occasioni da gol alla Fiorentina. Mai un contrasto vinto dai miei. Se Mirante non avesse compiuto un paio di miracoli, avremmo senz'altro perso con più di un gol di scarto. Dobbiamo cambiare registro, non è in questo modo che va terminato il campionato. C'è una maglia, una città da onorare, non dobbiamo abbassare la guardia. Già dalla prossima settimana dobbiamo ripartire concentrati e cercare di ottenere nuovamente risultati positivi".