Una vittoria che vale doppio, se non triplo. La Lazio continua a macinare punti e risultati positivi, continua a sognare la Champions League con l'Europa League sempre più a portata di mano: l'1-2 sul campo del Sassuolo, che apre la 30esima giornata di Serie A, è l'ennesima soddisfazione, oltre che il modo migliore per avvicinarsi al derby di Martedì sera. I neroverdi continuano a lottare contro la sfortuna, ma anche contro l'imprecisione.

Simone Inzaghi viaggia in campionato ad una media altissima di due punti per partita, numeri che meriterebbero la Champions League, peraltro ora non più così lontana (solo tre punti, aspettando il Napoli domani sera). L'analisi della partita dell'allenatore biancoceleste, ai microfoni di Sky, è stata la seguente: "Abbiamo sbagliato l’approccio, sbagliato tanti passaggi e qualche uscita contro un squadra organizzata. Abbiamo dimostrato maturità, senza quel salvataggio di Cannavaro saremmo passati in vantaggio prima. Nel primo tempo avevamo alzato Milinkovic su Aquilani e rimanevamo lunghi. Nel secondo tempo abbiamo tenuto i nostri esterni larghi. Nel primo gol forse Strakosha ha avuto un’indecisione. Il Sassuolo non ci ha creato grossi problemi al di là di qualche infortunio nostro".

Inzaghi è tornato anche sulle reazioni dei giocatori sostituiti, Felipe Anderson in particolare, apparso un po' contrariato al momento del cambio con Lombardi - rivelatosi peraltro poi decisivo. Tutto rientrato, come spiega lo stesso tecnico: "Negli spogliatoi ci siamo parlati e ci siamo abbracciati. Quando rivedranno la partita capiranno di aver sbagliato. Lombardi oggi ha fatto 20 minuti molto importanti per noi, Felipe Anderson si era sacrificato, ma ho anche altri giocatori a disposizione. A volte è più importante chi entra che chi gioca da titolare".

Rimane invece tantissimo rammarico tra le file del Sassuolo, in particolare per Eusebio Di Francesco, che vede i suoi salire con le prestazioni, ma non ottenere i risultati che probabilmente meriterebbero: "Oggi abbiamo messo in campo tanti calciatori che venivano da degli infortuni e forse non erano ancora pronti per giocare una partita. Le prestazioni comunque stanno migliorando, sia a Roma che oggi con la Lazio avremmo meritato qualcosa in più", ha affermato il tecnico ai microfoni di Sky.

L'analisi della gara è invece semplice, ed è ricolma di amarezza e rammarichi, oltre che di rabbia per una stagione che non è mai riuscita a decollare, nonostante le eccellenti premesse poste in Europa League: "In una gara del genere, in cui domini il primo tempo e hai la possibilità di andare sul doppio vantaggio, non puoi affrontare gli ultimi minuti della ripresa con una tale leggerezza. Il problema può essere mentale, ma non ho visto una squadra morta e spenta, e anche dopo l'1-2 abbiamo reagito. E' un'annata particolare, in cui non gira tutto nel verso giusto".

[Fonte dichiarazioni: Tuttomercatoweb]