Due vittorie per complessivi sei punti, tredicesima posizione in graduatoria, alle porte un tranquillo finale di stagione. Donadoni, senza particolari preoccupazioni, si presenta in conferenza stampa, alla vigilia di una difficile trasferta in Toscana, sul campo della Fiorentina. Sousa ha propositi d'Europa, non può quindi cedere il passo, il Bologna, di contro, intende dar forza al recente periodo.
Il tecnico elogia Verdi - alla corte di Ventura nei giorni scorsi - annuncia l'assenza di Helander e Pulgar, senza però svelare il modulo. Possibile l'utilizzo dietro della linea a tre, l'obiettivo è di proporre una squadra in grado di affrontare ogni situazione, di mutare senza eccessive scosse nell'arco della medesima partita.
“L'esordio in Nazionale è stato un bel messaggio per Verdi, respirare quell'aria e vestire quella maglia fa bene. Sono contento per lui ma tutto dipende dal lavoro in settimana e quanto successo servirà da stimolo ulteriore. Helander purtroppo è infortunato mentre invece Pulgar torna lunedì, gli altri stanno abbastanza bene quindi oggi voglio capire chi è più fresco in vista della gara di domani. Voglio una bella prestazione contro la Fiorentina. L'idea di aver giocato a tre dietro, avendo avuto buone risposte, mi piace ma non ho ancora deciso. Vorrei schierare una formazione che mi permetta di passare da un modulo all'altro anche in corso d'opera, quindi con giocatori duttili. In passato è una cosa che ho già fatto e so che richiede un lavoro particolare agli esterni sulle due fasi di gioco”
Lo sguardo, poi, si proietta inevitabilmente al futuro. Donadoni non si sbilancia, importante coordinare con la società il lavoro estivo. Il tecnico non emette sentenze, occorre una mirata costruzione per conseguire determinati obiettivi. Non c'è certezza, oggi, sulla permanenza di Donadoni, come sull'avvenire di diversi giocatori presenti in rosa.
“Il prossimo anno vogliamo fare ancora meglio anche se non basta dirlo, serve anche la rosa adatta a fare certi discorsi. Nell'ultimo mese siamo passati dai discorsi sul rinnovo a quelli sull'esonero ma adesso dobbiamo solo finire al meglio la stagione. Non ho alcuna fretta di firmare un rinnovo, ora voglio solo capire quale sarà il nostro percorso e il contratto verrà di conseguenza. Il finale di stagione deve dimostrare stimoli e carattere dei giocatori per agevolare il lavoro della dirigenza in fase di mercato. Un 'ni' di oggi può diventare un 'no' definitivo ma anche un 'si' convinto. Se capisci che c'è margine di crescita allora si può guardare avanti, se invece senti che un ragazzo non può dare nulla di più allora si fanno ragionamenti diversi anche prendendosi qualche rischio. Esempi? Qui ci sono tanti giovani al primo anno come Verdi, Di Francesco, Nagy e Krejci. Ma anche ragazzi come Masina che l'anno scorso ha avuto un finale difficile e poi si è ripreso. E poi ancora Donsah e Pulgar".
Fonte dichiarazioni Bolognanews.net