I 30 milioni di euro spesi per il suo cartellino e la presentazione in grande stile facevano presagire una stagione da protagonista, ma arrivati a due mesi dalla fine le occasioni per vedere Gabriel Barbosa in campo sono state veramente poche: 16 minuti contro il Bologna con De Boer in panchina, poi con Pioli la prima e finora unica presenza da titolare, in Coppa Italia sempre contro i rossoblu, ed il primo goal, ancora una volta contro i felsinei, valso tre punti per i suoi. Non calca il terreno di gioco dai 15 minuti finali in Inter-Roma del 26 febbraio scorso e sembra inevitabile una sua cessione in estate, anche solo a titolo temporaneo, per permettergli di giocare con continuità fuori dal Brasile e fare esperienza.
Il suo procuratore Wagner Ribeiro però non la pensa così ed a Tuttomercatoweb dichiara: “Il futuro non è nelle mie mani, ma in quelle di Dio. Quando abbiamo scelto questo club abbiamo firmato un contratto fino al 2021 e non sono state inserite clausole particolari che avrebbero dovuto garantire un minutaggio obbligatorio dal punto di vista dell’impiego, tantomeno la maglia da titolare”. In più aggiunge: “Gabigol è felice a Milano. Lotterà per avere più spazio”.
Durante le ultime Olimpiadi di Rio de Janeiro in cui il Brasile ha vinto l’oro nel calcio, il tridente offensivo era formato da una certezza, Neymar, e da due potenziali fenomeni, pronti ad esplodere in Europa, Gabriel Jesus ed appunto Gabigol. L’ex Palmeiras ha avuto subito un impatto devastante in Premier League con la maglia del Manchester City, con cui ha debuttato a gennaio dopo aver trascinato i verdi al successo in patria - immediatamente seguito dal terribile infortunio che lo ha messo fuori causa - mentre l’interista ha fatto molta fatica in Italia; Ribeiro però non ha intenzione di paragonare i due ragazzi: “Questi discorsi sembrano delle provocazioni. Preferisco non parlare di atleti che non sono miei assistiti”, ha chiosato l’agente.