La Lazio viaggia spedita su più fronti. In campionato occupa il quarto posto, valevole per la qualificazione ai gironi di Europa League, ma non molla la terza piazza, cullando ancora sogni Champions, mentre in Coppa Italia è già proiettata verso la finale, forte del 2-0 rifilato ai cugini giallorossi nella semifinale d'andata. Uno dei protagonisti della compagine allenata da Simone Inzaghi, uno degli interpreti più utilizzati nel sistema di gioco del tecnico, è senza ombra di dubbio il fantasista brasiliano Felipe Anderson, il quale, nel corso dell'evento "Lazio nelle scuole" ha enunciato ai presenti: "Ho sempre sognato di fare il calciatore, era la mia passione fin da bambino, ed ora che ho coronato questo sogno, sono l'uomo più felice del mondo. Tutti mi dicevano che ero bravo. Ho studiato, come tutti i fanciulli, ma da sempre il mio intento era quello di giocare a calcio. A 14 anni, quando militavo nel Santos, mi dissero che ero bravo tecnicamente e quindi mi facevano sempre giocare a centrocampo, poi con il tempo ho affinato il mio modo di stare in campo, trasformandomi dunque in un calciatore più offensivo".
Riguardo all'esperienza in Italia, ed alla Lazio, ha enunciato: "Fin da quando ero piccolo conosco l'importanza di un derby, perchè ne ho giocato tanti in Brasile. I tifosi mi parlarono del derby già due anni prima che io effettivamente vestissi la casacca biancoceleste. Appena iniziò ad esserci l'opportunità di essere trasferito alla Lazio, i tifosi mi parlarono di questa supersfida, e di quanto importante fosse per loro. Praticamente una ragione di vita, è sentitissima. L'ultimo derby che abbiamo giocato, quello disputato in Coppa Italia, lo abbiamo vinto, e questa vittoria ci ha lasciato in eredità profondo gioia e consapevolezza nei nostri mezzi".
Il fantasista della Lazio spera di avere una chance nella Seleçao: l'unica presenza collezionata con la nazionale maggiore brasiliana risale addirittura al giugno del 2015. "Siamo in pochi ad allenarci. Gli altri compagni stanno lavorando con le rispettive nazionali e dobbiamo lavorare al massimo per farci trovare pronti in vista delle prossime importanti gare. Per ogni calciatore brasiliano, l'apice della carriera è giocare nella nazionale; per noi è tutto, è un forte e profondo onore indossare i colori del nostro paese e difenderlo in giro per il mondo".