E' capitato proprio a loro due, un tempo coppia d'attacco nel Piacenza di Giuseppe Materazzi, (poi capace di ottenere il miglior piazzamento di sempre per il club in Serie A), di lasciare il tabellino in bianco. Massimo Rastelli e Simone Inzaghi, ex compagni di squadra e attuali allenatori di Cagliari e Lazio, si sono annullati nell'assolato pomeriggio del Sant'Elia.

Uno 0-0 che non sta bene a nessuno, ma che penalizza certamente i biancocelesti, incapaci di sfruttare il passo falso commesso dall'Inter. Per il Cagliari invece, il bicchiere può esser visto da entrambi i lati. Mezzo pieno se si considera che i sardi non hanno subito gol; mezzo vuoto se si conteggiano tutte le opportunità fallite nelle ripresa.
Dopo i 90' di gioco terminati con lo sportivo saluto sul campo, Rastelli e Inzaghi si sono recati in zona mista dove hanno lasciato le loro impressioni sul match. 
Il primo è stato il tecnico di casa, soddisfatto ma al tempo stesso anche un pizzico rammaricato per non esser riuscito ad ottenere la vittoria: "È stata una gara aperta, potevamo vincere come perdere. - ha spiegato il Rastelli  - "Noi forse abbiamo avuto più palle gol di loro che erano in un grande momento. Nel 2017 a parte il secondo tempo con l’Inter si è vista una compattezza maggiore e finalmente non abbiamo preso gol" sottolinea soddisfatto il tecnico.

Poi, ci si addentra negli aspetti più tattici di un match molto tirato ed equilibrato: "Noi in fase di non possesso chiudevamo bene le linee con Ionita e Tachtsidis, poi eravamo subito pronti per la ripartenza. Infortunio di Dessena? Non siamo fortunati in questo periodo, ha avuto un problema muscolare al flessore della coscia destra, ma Faragò ha giocato bene ed è stato prezioso".
Ora c'è la sosta: "Siamo contati, e la partita col Palermo vogliamo affrontarla recuperando qualche giocatore. Il bilancio finora è positivo, ci restano ancora cinque gare casalinghe per migliorarlo".

Dopo Rastelli si è presentato in conferenza anche Inzaghi, certamente più imbronciato del suo collega:  "Siamo stati meno brillanti che in altre occasioni. A volte abbiamo sbagliato le ultime scelte e davanti abbiamo trovato un Cagliari che ha fatto un ottima partita e che ha messo tutto quello che aveva. Potevamo fare meglio, - ammette il tecnico piacentino - eravamo venuti qui per fare bottino pieno ma il Cagliari ha fatto benissimo e ha meritato il pareggio".
Con il successo del Napoli, la zona Champions sembra sfumare definitivamente: "Zona Champions più lontana? Avevamo accumulato un pochino di vantaggio per quanto riguardo l’Europa League, alcune hanno vinto mentre l’Inter ha pareggiato. Noi dobbiamo continuare a giocare, mancano 9 partite alla fine, veniamo da ottime prestazioni ma dobbiamo continuare per affrontare questo finale di stagione che sarà intenso".

Sulla prestazione della Lazio potrebbe aver pesato l'assenza dello squalificato Milinkovic Savic. Inzaghi però, non fa drammi: "L’assenza di Milinkovic-Savic? Per noi è un elemento importante ma tante altre volte abbiamo giocato senza giocatori importanti e abbiamo vinto lo stesso. Si poteva vincere ma il Cagliari non ha rubato nulla". Oggi, Keita ha giocato dal primo minuto. La sua è stata una bella prova, anche se è mancata la stoccata vincente. Ecco il pensiero di Inzaghi a riguardo: "Cosa manca a Keita per diventare un top player? Secondo me doveva migliorarsi in zona gol perché nelle utlime stagioni aveva segnato poco. Quest’anno è migliorato molto, è già arrivato a 8 gol. Però è un ’95, ha ancora ampi margini di miglioramento e io sono contento di allenarlo".

La sosta arriva a spezzare il ritmo di una buona Lazio. Inzaghi sottolinea questo aspetto, anche se ora bisogna solo accettare il momento di pausa e ricaricare le batterie: "Io non mi sarei voluto fermare perché nelle ultime nove partite ne abbiamo vinte sette e pareggiate due. Però i calendari si fanno prima, sapevamo di questa sosta e ci prepareremo al meglio per il Sassuolo in campionato e per il derby di Coppa Italia".