Frena l’Inter di Pioli, che sbatte sul Torino dopo una partita intensa, imprevedibile e vissuta in pieno, pallone dopo pallone. Nerazzurri che si fermano a 55 punti, nuovamente a portata dell’Atalanta che domani affronta il Pescara in casa. Torino al solito spettacolare, si gode un Belotti stratosferico - anche se oggi conclude senza reti all’attivo -, punta di diamante in un organico giovane e talentuoso, che in questa stagione ha raccolto molto meno di quanto seminato. Non segnano i bomber Belotti e Icardi, che entrambi però possono vantare un'ottima prestazione.
È una sfida da subito affrontata a viso aperto quella tra Torino ed Inter, entrambe squadre propense all’offesa, entrambe squadre veloci, verticali, e dall’alto tasso atletico. Si inizia su ritmi britannici, e a favorire lo spettacolo vi è l’enorme qualità con la quale le due squadre gestiscono la manovra. Il Toro si appoggia spesso al prezioso lavoro di Andrea Belotti, mentre l’Inter preferisce sfogare le proprie azioni sulle fasce, sulle quali navigano ad alta velocità D’Ambrosio e Ansaldi. È una partita fantastica, dove si arriva spesso alla conclusione, ma la precisione dei tiratori è da senz’altro da limare - soprattutto per i nerazzurri, nel primo tempo sono 8 tiri, solo 1 in porta -. Quest’enorme frequenza di tiri è favorita dall’atteggiamento spregiudicato del Torino: appena una costruzione sfocia in un nulla di fatto, i ragazzi di Mihajlović si proiettano a grande velocità in avanti a pieno organico, con i difensori che attuano marcature preventive e il resto della squadra a far densità sulla zona forte del campo. Ovviamente la primaria conseguenza è quella di duelli 1 vs 1 a tutto campo, che appunto facilitano la creazione di varchi, occasioni, conclusioni, ed infine emozioni. Al 27’ si sblocca la partita dopo una pregevole azione personale di Kondogbia, che si libera dalla gabbia di Lukic e Baselli dentro all’area di rigore, fa partire poi un mancino non irresistibile che passa sotto la mano di un colpevole Hart.
Ma il parziale è destinato a mutare molto in fretta: al 33’ un corner per il Toro viene trasformato il gol da Baselli (che non segnava da novembre) dopo il prolungamento di Moretti. Secondo gol in 6 minuti allo Stadio Olimpico Grande Torino. Parziale all’intervallo che dice pareggio, 1 a 1, dopo un primo tempo al cardiopalmo.
Ripresa di gioco che vede protagonista la formazione di Sinisa Mihajlović, che dopo 15 minuti caratterizzati da grande veemenza e convinzione viene premiata dal meritato vantaggio: ancora il solito lavoro in chiave assistenza verso i compagni di Belotti, che riceve palla e la apre a destra verso Acquah, il quale dopo aver completato la combinazione con Iturbe, disegna l’interno destro che vale il 2-1. Un tiro fantastico, dall’elevato coefficiente di difficoltà, mortifero all’incrocio dei pali, al 59’ minuto. Ma come nel primo tempo, ad un gol ne succede immediatamente un altro. Ansaldi mette in mezzo ottimamente uno spiovente diretto sul secondo palo, sul quale Hart fallisce l’uscita volante, consentendo di fatto a Candreva (che incombeva alle sue spalle) di battere in rete a portiere battuto.
Dopo il pari, il Torino sembra anestetizzato, probabilmente per la dispendiosa performance sostenuta sino a quel punto. E allora l’Inter vuole vincerla: all’81’ ci prova Eder con un tiro pretenzioso dai 30 metri, sul quale Hart, con un miracolo, riscatta parzialmente la sfortunata performance alzando la sfera in calcio d’angolo. Apnea totale del Torino negli ultimi 10 minuti, nei quali è protagonista Perisic con diverse - e ghiotte - occasioni sprecate. Dopo i 5 minuti sentenziati da Banti si spegne una delle partite più effervescenti, vivaci e divertenti di questa Serie A.