Dodici gol all'attivo per complessivi sei punti. Cagliari e Atalanta, affermazioni pesanti per rilanciare una candidatura Champions oggi più viva. L'Inter resta a sei lunghezze dal Napoli, ma può sorridere. Il calendario propone importanti scontri diretti, il morale è alto. La giornata n.29 rappresenta un delicato crocevia, perché la trasferta piemontese si preannuncia ricca di insidie. Il Torino, nel fortino di casa, è squadra di alta classifica.
Difficile mettere mano a un undici che si muove in perfetta sintonia. Pioli gioca a due tavoli. Il tecnico sente la necessità di dar fiducia a un gruppo che al momento appare in rampa di lancio, di contro, però, non intende sottovalutare gli interrogativi che una partita come quella domenicale porta in dote. Due, quindi, le possibili versioni. Il modulo è consolidato, 4-2-3-1, per garantire ai due esterni maggior libertà in fase d'offesa. Candreva e Perisic, con due laterali bassi, possono risparmiare preziose energie per ribaltare il campo e dare continuo appoggio ai due di centrocampo. La cerniera Gagliardini - Kondogbia non è in dubbio. Il primo è elemento di equilibrio e qualità, fondamentale nello sviluppo del gioco e puntuale nell'inserimento senza palla. Il secondo, in costante ascesa, è un mastino di fisico e sostanza. In panchina Brozovic.
I dubbi albergano un passo indietro e un passo avanti. Banega viene da due partite di primo piano, gol e assist, la chiave con cui aprire difese serrate, smantellare fortificazioni create ad arte. Il Torino però è squadra di grande corsa, Mihajlovic ama l'intensità fisica e l'argentino può soffrire l'alto impatto dei mediani granata. Attenzione quindi a una soluzione più conservativa. Pioli valuta il rilancio di Joao Mario, escluse eccellente nelle ultime due tornate. Moto perpetuo e costante ripiegamento. Differenti qualità, differente apporto.
Dal trequartista ai quattro di difesa. Il tecnico non intende risparmiare Medel. Il cileno, in diffida, è fondamentale, perché legge il gioco e avvia l'azione. Esperienza al servizio dei compagni. Medel - Miranda al centro, D'Ambrosio a destra, queste le certezze. Per l'ultima casella, si torna al precedente discorso. Ansaldi, positivo con l'Atalanta, non sempre garantisce adeguata copertura, l'alternativa è Murillo. Il colombiano - a rischio squalifica come Medel - può scivolare sulla corsia, sa giocare sia a tre che a quattro e può di certo disinnescare giocatori tecnici e rapidi come quelli di cui dispone Mihajlovic nel settore d'attacco.
Questo al momento il probabile undici